Alzheimer, una possibile cura dall’antiossidante del miele

11 Ottobre 2012 - di Mari

PECHINO – Una cura dolce contro l’Azlheimer: mai aggettivo è stato più appropriato. Perché l’ultima scoperta della comunità scientifica contro la demenza senile sta nel miele e nella propoli. Si basa sul pinocembrino, flavonoide antiossidante utile nel proteggere i neuroni dall’azione tossica della placca beta-amiloide, o Ap, che causa la degenerazione neuronale che porta all’Alzheimer.

I ricercatori della Chinese Academy of Medical Sciences & Peking Union Medical College di Beijing, in Cina, hanno scoperto che il pinocembrino, contenuto nel miele, nella propoli e nella pianta Damiana, protegge dalla tossicità della placca beta-amiloide inibendo l’azione del Recettore per i prodotti finali della glicazione avanzata, o Rage.

In altre parole, il pinocembrino proteggerebbe i neuroni e migliorerebbe le funzioni cognitive, soprattutto nei casi di demenza vascolare ischemica. Inoltre diminuisce la neurodegenerazione della corteccia cerebrale e migliora il potenzioale mitocondriale, riducendo lo stress ossidativo. Detto semplicemente, questo flavonoide contrasta l’invecchiamento del cervello.