Haiti, neonata con malformazione adottata: dopo 2 anni... VIDEO

Haiti, neonata con malformazione adottata: dopo 2 anni… VIDEO

5 Aprile 2016 - di lbriotti

PORT AU PRINCE – Nika è una bambina haitiana che ha una testa gigante a causa di una grave malformazione avvenuta alla nascita. La piccola ha infatti un accumulo di liquido cerebrospinale nel cervello che le ha fatto crescere a dismisura la testa. Questa condizione è rara e grave e secondo i medici può portare alla morte. La madre della piccola non ha mai accettato la condizione della figlia, vissuta come una disgrazia da nascondere a tutti i costi.

Per questo motivo, in suo aiuto è arrivata la volontaria statunitense Sarah Conque. La ragazza di 28 anni, alla fine ha deciso di adottare la piccola Nika trasformando la sua vita. Tutto è iniziato nel gennaio del 2014 quando Sarah ha conosciuto Nika in un centro medico di Haiti: Sarah che nel centro era una dottoressa a tutti gli effetti, si era accorta subito che la piccola aveva bisogno di cure mediche immediate dato che era terribilmente malnutrita. Secondo la mamma infatti, la disabilità poteva essere collegata ad una maledizione.

La volontaria decise a questo punto di convincere la madre della bimba a farla curare. Durante le cure nel centro, Sarah si è però accorta che i miglioramenti non arrivavano dato che la bimba continuava a perdere peso. Solo recandosi a casa della donna, la Conque scoprì che la piccola era tenuta in disparte, sdraiata su un sacco di riso e circondata da spazzatura.

A questo punto, la bambina è stata portata in un centro locale per minori abbandonati e infine adottata da Sarah e dal suo compagno. Per Nika è stata una trasformazione radicale visto che in appena due anni è migliorata nettamente anche grazie alle cure mediche e all’affetto dei due nuovi genitori.

La 28enne che dal 2015 ha ottenuto la tutela legale della bambina, ora racconta felice: “I bambini con diagnosi come quella di Nika muoiono molto presto. Miracolosamente invece lei ha superato ogni probabilità, nonostante le condizioni deplorevoli in cui era”.