Freddo in casa? Alcuni consigli per risparmiare sul riscaldamento

Freddo in casa? Alcuni consigli per risparmiare sul riscaldamento

15 Dicembre 2014 - di aavico

ROMA – E’ arrivato il freddo, e se fino a una settimana fa si poteva resistere senza accendere il riscaldamento, ora scaldare casa è diventata una necessità. Con l’aumento dei consumi aumentano anche le tanto odiate bollette. In quale modo allora si può riuscire a risparmiare sul riscaldamento?

Diminuire gli sprechi e contenere il calore, ecco i consigli dell’Unione Nazionale Consumatori:

Isolamento. Per ridurre la dispersione di calore tramite tetti, pareti e finestre è fondamentale isolare la casa nel miglior modo possibile.

Caldaia. Ricordarsi sempre della manutenzione: ogni due anni per quelle a combustibile, e ogni quattro per il gas metano o GPL. Le caldaie migliori sono quelle a condensazione, con una resa maggiore tra il 20% e il 30%.

Aria. Aprire le finestre per far uscire l’aria viziata e cambiarla con della nuova va bene, ma non tenetele aperte per più di 10 minuti.

Temperatura dell’ambiente. La legge stabilisce la temperatura migliore per ambiente e salute a 20 gradi centigradi. Con un lasciapassare di 2 gradi per scuole, case e uffici.

Vetri. Se possibile installare i doppi vetri, l’intercapedine tra i due trattiene il passaggio d’aria calda. Esistono incentivi per questo genere di lavori.

Notte. La normativa che regola il riscaldamento dice che può essere acceso dalle 5 del mattino fino alle 23 di sera. In ogni caso evitare di accendere i termosifoni la notte.

Le regole di accensione. La penisola è divisa in sei zone climatiche che vanno dalla A alla F, partendo rispettivamente in ordine alfabetico dal Sud al Nord. Per ogni fascia variano gli orari in cui è possibile accendere i riscaldamenti. Sul sito dell’Unione Nazionale consumatori c’è una tabella indicativa.

Termosifoni. Se l’aria circola liberamente si può evitare fino al 15% in bolletta. Quindi ricordarsi di non coprirli con porte, mobili, abiti e tende.

Riscaldamento unico e non. Per i palazzi grandi c’è un maggiore risparmio per la caldaia unica. La bolletta è condivisa e con le tecnologie odierne è possibile regolare la ripartizione dei consumi effettivi di ogni appartamento. Per gli edifici più piccoli, ville e case isolate, è consigliabile la caldaia personale.

Combustibile. Su tutti il migliore è il pellets, prodotto ecologico derivato dagli scarti del legno che non aumenta le emissioni di CO2. Anche Gasolio e Gas Naturale vanno bene.

Consumi. Ogni grado in più aumenta i consumi dell’8%.

La riqualificazione energetica. Gli interventi saranno agevolati per l’intero 2015, con detrazione Irpef in 10 anni per il 65% dei costi.

La possibilità di essere autonomi in condominio. È possibile rinunciare all’impianto centralizzato con la clausola che questo non rechi squilibri e scompensi per gli altri utenti.

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