Moda sostenibile: Stracci, il documentario sull'importanza del riciclo di abiti usati

Moda sostenibile: Stracci, il documentario sull’importanza del riciclo di abiti usati

17 Novembre 2021 - di Claudia Montanari

L’impegno verso la moda sostenibile non è solo un trend ma una vera necessità. Stracci è un documentario che parte da Prato, ma che raggiunge tutto il mondo, per raccontare l’impatto ambientale dell’industria della moda. E un’esperienza di economia circolare straordinaria, antichissima e tornata di grande attualità: quella del riciclo della lana da parte delle industrie tessili del distretto pratese. Diretto da Tommaso Santi, che lo ha anche scritto insieme a Silvia Gambi, è prodotto da Kove, in collaborazione con Solo Moda Sostenibile.

Leggi anche: 7 modi per rendere il tuo guardaroba sostenibile

L’importanza del riciclo per una moda sostenibile

Al centro del documentario ci sono gli “stracci”, ossia gli abiti di lana usata, una risorsa inesauribile per la produzione tessile di Prato. Luogo ove le potenzialità del riciclo sono state comprese molto prima che si parlasse di moda sostenibile e di circolarità. A Prato il riciclo degli abiti di lana e la sua rigenerazione in fibra è  una esperienza antica e  condivisa. Che ha come protagoniste centinaia di aziende del territorio, che nel tempo hanno saputo creare ricchezza da quello che gli altri gettavano.

Per questo motivo Stracci è un racconto corale, realizzato grazie alle interviste di tanti imprenditori del distretto. Ognuno fornisce il proprio contributo per descrivere il ciclo di produzione.

Oggi il riciclato di Prato non è solo storia. E’ una esperienza che viene guardata con grande interesse da tutti coloro che sono impegnati sul tema del riciclo e che di Prato invidiano la capacità di creare tessuti nuovi di alta qualità utilizzando abiti usati.

È la potenza dell’economia circolare, le cui potenzialità sono illustrate nel documentario da  Ellen MacArthur Foundation, una delle voci più autorevoli al mondo quando si parla di questo tema.

L’impatto dell’industria della moda a livello ambientale

In Stracci possiamo vedere però anche l’altra faccia della medaglia, Ovvero l’impatto dell’industria della moda e la quantità di rifiuti che produce. Attraverso la testimonianza di Liz Ricketts, co-founder di The OR Foundation si fa tappa in Ghana, ad Accra, dove c’è la discarica più grande dell’Africa. Per raccontare la storia di come questo paese, e altri del continente africano, sia diventato il punto di arrivo di enormi quantità di rifiuti tessili. Un problema ambientale serissimo, che può anche aprire nuovi scenari. Per esempio il riuso e il riciclo possono diventare un’opportunità anche per i Paesi emergenti.

Il viaggio finisce tornando in Toscana, per raccontare quali siano le prospettive e quali livelli di qualità abbia raggiunto l’industria del riciclo della lana. Un passo verso il futuro, che può essere sostenibile solo con l’impegno di tutti: produttori, consumatori, governi. “Stracci” mostra una delle tante vie possibili verso una moda sostenibile.

Stracci sarà presentato in anteprima a Prato sabato 20 novembre presso Manifatture Digitali Cinema, in tre turni di proiezione: alle 18, alle 19.30  alle 21. L’entrata è gratuita, ma deve essere prenotato il biglietto tramite Eventbrite. Tutte le informazioni sul sito www.straccidoc.it

Il documentario sarà distribuito in dvd a partire da Dicembre 2021. Sarà anche distribuito in festival ed eventi. Stracci è prodotto da Kove con la collaborazione di www.solomodasostenibile.it

Il progetto è stato realizzato nell’ambito del programma Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema”.