Ambra Angiolini racconta a Sette la sua “rinascita”, dopo la crisi che a settembre l’aveva costretta ad abbandonare il set della serie “La nuova squadra”.
L’ex bambina prodigio degli anni Novanta sottolinea: «Molti hanno scritto erroneamente che ho abbandonato per vezzo. Invece mi è successo di crollare. (…) Non potevo più lavorare. Ero totalmente ingoiata dalle mie paure, dalle mie fobie».
Dopo una serie di controlli in ospedale è arrivata la diagnosi: «Il mio corpo funzionava male. L’essermi dimenticata per tanto tempo di me, per rincorrere le cose da fare, mi aveva fatto andare avanti a forza di debiti fisici. E poi è arrivato il conto, all’improvviso. Non riuscivo più a mangiare, come se il mio corpo volesse azzerare tutto e ripartire con lo svezzamento» racconta l’attrice, nelle sale con il film “Immaturi” di Paolo Genovese.
Dopo un periodo in clinica, Ambra è tornata a casa, ma «ci sono voluti due mesi per stare di nuovo bene». Nel frattempo, la madre Doriana l’ha aiutata con i figli (Jolanda, 7 anni, e Leonardo, 4), nati dall’ormai rodatissima unione con il compagno Francesco Renga.
Anche lei aveva attraversato la stessa esperienza e ha quindi saputo consigliare bene la figlia. «Mia madre mi rassicurava dicendo: “Io ho preso farmaci probabilmente sbagliati, e tuttavia adesso sto bene e sono qui. Guarda, si ritorna” – racconta la Angiolini, che invece si è curata solo con l’omeopatia – La mia paura era che non fosse più possibile tornare come prima. Non sapevo se stessi diventando pazza».
Invece, Ambra è tornata più forte di prima, pronta a lanciarsi non solo nel nuovo film, ma anche nello spettacolo “I pugni in tasca”, adattamento teatrale della pellicola di Marco Bellocchio, che in questi giorni sta portando in tourneé.