Veganuary, come cominciare il cambiamento per diventare vegani o vegetariani

Sei vegan o veggan? 7 termini da conoscere se vuoi iniziare una dieta vegana

31 Ottobre 2022 - di Claudia Montanari

Le persone che seguono una dieta vegana, ossia di solo cibo vegetale, sono in Italia secondo i più recenti dati Eurispes, l’1.3% della popolazione. Ma questo non significa, come testimoniano il boom di prodotti e alternative vegetali presenti nei supermercati e nei ristoranti, che le persone che alternino quel tipo di alimentazione con altre diete non siano molte di più sia come fase di transizione, di avvicinamento, ma anche per curiosità all’approccio di nuove abitudini alimentari.

C’è una Giornata Mondiale del Veganismo, il 1° novembre, che può essere occasione per approfondire la tematica alimentare vegana. Molti dei termini che definiscono il mondo vegano non sono immediatamente comprensibili, essendo spesso “parole mix” provenienti dalla lingua inglese. Babaco Market ha stila un piccolo glossario per aiutare a comprendere meglio lo stile di vita di una dieta vegana.

Dieta vegana, 7 termini da conoscere

Dieta plant-based: letteralmente “a base di piante”, si tratta di una tipologia di alimentazione fatta non solamente di vegetali, bensì di prodotti provenienti da coltivazioni e allevamenti sostenibili e certificati. Una vera e propria filosofia di vita, nel totale rispetto dei ritmi e della biodiversità della natura.

Veganuary: questo curioso e insolito termine unisce “vegan” e “January” (vegano e gennaio in inglese). Si riferisce ad una sfida, lanciata nel 2014 da un’organizzazione no-profit britannica, che incoraggia le persone a seguire un’alimentazione vegana per il primo mese dell’anno, un’esperienza collettiva di consapevolezza del proprio impatto ambientale sul pianeta.

Fruttarismo: il fruttarismo è seguito da tutti coloro che scelgono di abbracciare una dieta basata sui frutti, costituendo così la forma più radicale della dieta vegana.

Flexitarian: uno stile alimentare “flexitarian” (letteralmente la fusione di “flexible” e “vegetarian”, ovvero flessibile e vegetariano) è un tipo particolare di regime ‘plant-based’ che non prevede, tuttavia, l’eliminazione del consumo di carne ma una sua limitazione a una o due volte la settimana.

Cheegan: questa parola inglese è una fusione tra “cheating” (imbrogliare) e “vegan” (vegano), indicando così persone che si dichiarano vegani, ma che spesso cadono in tentazione e abbandono così la ‘retta via’.

Veggan: si tratta di un altro mix di uovo e vegano (“egg” e “vegan”) e si riferisce ai vegani che consumano regolarmente anche uova.

Dieta vegana, tanti vantaggi

Tanti sono i vantaggi ambientali e i benefici che il nostro pianeta può trarre da una dieta a prevalenza vegetale, come un maggiore risparmio di acqua, la riduzione di emissioni di gas serra e il minor utilizzo di terre fertili. Il 43% delle terre emerse (calcolate escludendo già ghiacciai e deserti) sono utilizzate per l’agricoltura intensiva. E l’83% di queste servono per coltivare vegetali che diventeranno mangime.

Secondo diversi studi scientifici, una dieta vegana ben pianificata è fattibile in ogni fase della propria vita, portando con sé benefici e vantaggi sia a livello individuale per la salute che collettivo per l’ambiente.

Cosa si intende con “dieta ben pianificata”

“L’errore più frequente è quello di cercare di sostituire quello che si mangiava prima con le controparti vegetali processate. Ed ecco che si mette nel piatto il pollo vegetale preparato con la farina di piselli invece del pollo. Ma anche il formaggio a base di olio di cocco invece di quello vaccino o il burger che imita il sapore della carne invece di quello a base di macinato. Questo è di certo più rispettoso nei confronti degli animali e più sostenibile, ma non è un tipo di dieta vegetale che apporterà particolari benefici per la salute. Questi prodotti possono costituire delle piacevoli eccezioni, ma non devono diventare la regola e non sono affatto necessari per pianificare una dieta vegana”, afferma la Dr.ssa Silvia Goggi, medico specialista in scienza dell’alimentazione, autrice best-seller e divulgatrice interpellata da Babaco Market, un servizio di delivery 100% made in Italy di frutta e verdura fuori dall’ordinario che combatte lo spreco che si origina dal campo al mercato.

Il modo più corretto per avvicinarsi ad una dieta vegana, invece, è ripensare la propria alimentazione partendo dalla base, ovvero dai gruppi alimentari vegetali, e capire come combinarli nel corso della giornata per ottenere tutti i nutrienti necessari al fabbisogno calorico giornaliero. Pertanto, è opportuno farsi ogni giorno domande ben precise al fine di capire se ciascun gruppo è stato introdotto correttamente.

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