Dieta mediterranea riduce rischio di morte in pazienti a rischio cardiovascolare

Arriva la dieta Pianeterranea: Mediterranea ma adatta a chiunque nel mondo

6 Giugno 2022 - di Claudia Montanari

Arriva la dieta ‘Pianeterranea’: la Dieta Mediterranea a km 0, sostenibile e su misura per chiunque, in tutto il mondo.Si chiama dieta Pianeterranea proprio per indicarne la portata globale e la validità ovunque nel mondo. Riduce del 50% il rischio di infarto e ictus e del 30% il pericolo di diabete.

Cos’è la dieta Pianeterranea?

L’idea è quella di un’alimentazione che esporti in un’ottica globale, la dieta mediterranea – l’unica ad aver dimostrato scientificamente effetti positivi nella prevenzione di numerose patologie – perché ovunque possano essere applicati con successo i principi alla base del nostro modello alimentare. È stata proposta sulle pagine della rivista Nature dalla Cattedra UNESCO di Educazione alla Salute e allo Sviluppo Sostenibile dell’Università Federico II di Napoli, unica in Europa a essere dedicata alla prevenzione dello stato di salute della popolazione, agendo su fattori nutrizionali, ambientali e culturali.
Coordinata da Annamaria Colao, Ordinario di Endocrinologia e presidente della Società Italiana di Endocrinologia (SIE), assieme ad uno staff di scienziati ricercatori in ambito medico, agroalimentare e ingegneristico.

Una dieta che si adatta a tutte le parti del mondo

La dieta pianeterranea è certamente sostenibile, perché basata sulle proprietà nutrizionali della dieta mediterranea. Ma può essere declinata a livello locale utilizzando i cibi disponibili nelle diverse aree del mondo. Creando, così, tante nuove piramidi alimentari ‘locali’. La dieta pianeterranea potrà comprendere cibi differenti nel Sud-Est asiatico o in America Latina, in base ai vegetali e alle risorse alimentari del posto.

Dall’avocado e la papaia dell’America Latina alla manioca e il teff in Africa centrale. Dall’olio di canola e le noci pecan in Canada al sesamo e la soia dell’Asia, fino alla noce di macadamia australiana. Ma dovrà e potrà attenersi ovunque alle regole della dieta mediterranea. Dovrà essere principalmente a base vegetale, con un apporto adeguato di grassi mono e polinsaturi e un consumo moderato di pesce, latticini e carne.

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