Fabio Fazio, gaffe a Rischiatutto: si dimentica della...
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Fabio Fazio, gaffe a Rischiatutto: si dimentica della…

22 Aprile 2016 - di Silvia_Di_Pasquale

Fabio Fazio, gaffe a Rischiatutto. Ad accorgersene è un giornalista di Novella 2000, che fa presente come il conduttore abbia dimenticato di dare direttive alla sua valletta, la bella Matilde Gioli. Come si legge sul sito:

“Matilde Gioli, attrice milanese di successo, che si fa spiegare dalla nonna le regole del gioco prima di tuffarsi nell’avventura. E’ lei la valletta del Rischia tutto moderno. Piccola gaffe per il conduttore che dopo averla presentata non le affida nessun compito. Così lei, dopo una quarantina di minuti dall’inizio del gioco, dice: “Fabio, mi dispiace che tu non abbia bisogno di me”.Piccolo scivolone per un Fazio emozionatissimo. Così, con un sorrisetto cerca di rimediare e chiede a Matilde di ricapitolare i punteggi. Poi tutto fila liscia come l’olio”.

Il 30,79% di share con 7 milioni 537 mila telespettatori: questi gli ascolti boom per la prima serata del Rischiatutto. Merito anche dei super ospiti tra i quali Maria De Filippi, Christian De Sica, Fabio De Luigi, Vincenzo Salemme, Fabrizio Frizzi e Lorella Cuccarini. Matilde Gioli, milanese 26 anni, vista nel Capitale Umano di Paolo Virzì, prende idealmente il posto di Sabina Ciuffini.

Tutto come allora” ha detto Fazio, la scenografia fedele, la cabina a rigoni, la tecnologia oggi vintage e all’epoca d’avanguardia. Praticamente sarà come guidare una ‘macchina d’epoca’. ”La Rai ha ricostruito e recuperato, tutto è identico a come era”, ha detto Fabio Fazio con la cuffia vintage tra le mani, andando indietro con la memoria a quella scaletta televisiva – il lunedì il film (con la sigla di Dalla se vogliamo essere precisi), il giovedì Rischiatutto e il sabato Canzonissima – oggi stravolta da satellite, on demand, streaming, tv mobile tra mille tentacolari offerte.

“Non si deve rifare il programma, ma giocarci. È questo rispetto che ha convinto anche Fiorello a tornare — ha aggiunto Fazio sempre nel corso del collegamento con Giletti —. Il pubblico vedrà il Rischiatutto come un’auto d’epoca: non si può paragonare con le altre macchine che si trovano in giro, è un viaggio nel tempo”.

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