Virus Zika, create zanzare ogm per fermare il contagio

Virus Zika, create zanzare ogm per fermare il contagio

2 Maggio 2016 - di Mari

LONDRA – Virus Zika, una buona notizia da Londra: delle zanzare geneticamente modificate create nei laboratori del Regno Unito con la collaborazione dei laboratori americani della Florida potrebbero combattere le zanzare Aedes Aegypti che causano la microcefalia nei feti delle donne incinte che vengono punte.

Le zanzare in questione, spiega il quotidiano britannico The Daily Mail, saranno in grado di fermare il diffondersi della malattia. Si tratta di milioni di zanzare Aedes Aegypti modificate da una compagnia di biotecnologie britannica in modo da accorciare la durata di vita degli stessi insetti e fermare il contagio.

I test condotti in Brasile hanno dimostrato che in questo modo si riduce il numero di zanzare addirittura del 90 per cento. Si tratta di un importante traguardo, considerato il livello di allerta per il diffondersi del virus Zika, più volte sottolineato anche dall’Organizzazione mondiale della sanità.

Il virus Zika è infatti causa di problemi neurologici ed in particolare microcefalia nei bimbi nati da donne colpite durante la gravidanza.

Proprio in questi giorni si è scoperto che il virus in questione potrebbe essere più pericoloso di quanto immaginato e potrebbe essere all’origine di problemi neurologici gravi che colpiscono una donna su cinque in stato di gravidanza che ha contratto la malattia. Questo quanto emerso da uno studio in Brasile, uno dei Paesi più colpiti, in cui c’è stata una diminuzione dei casi solo grazie all’azione della prevenzione e delle misure di informazione, ma la ricerca per un vaccino è ancora allo stadio iniziale.

Secondo molti medici esiste un collegamento reale tra la microcefalia nei neonati e lo Zika. Ma mentre le stime stabiliscono che una donna su cento che ha contratto il virus mentre era incinta partorisce bambini affetti da microcefalia, secondo alcuni medici due gestanti su dieci con Zika rischiano di avere figli con altri danni celebrali.

 

 

 

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