Sport non fa dimagrire: sfatato mito, ma attività fisica toccasana per la salute

Tumori, fare sport abbassa il rischio. Non solo per i magri

18 Maggio 2016 - di Mari

WASHINGTON – Tumori, fare sport abbatte il rischio di oltre il venti per cento in almeno tredici neoplasie diverse. In particolare, correre, camminare o nuotare regolarmente diminuisce di oltre il 20% il rischio di ammalarsi di alcuni tumori come quello al fegato e al rene e di oltre il 40% di tumore all’esofago. A confermare l’importanza dell’allenamento aerobico come scudo protettivo è un ampio studio condotto dal National Cancer Institute statunitense.

 

Ogni anno in Italia si registrano circa 363mila nuove diagnosi di tumore e 177mila sono le morti. Così come l’importanza dell’alimentazione e di un coretto stile di vita, anche l’associazioni tra esercizio fisico e cancro è già stata dimostrata da precedenti studi.

Tuttavia la nuova ricerca si distingue per aver esaminato i dati di oltre un milione di persone, dai 19 ai 98 anni, residenti negli Stati Uniti e in Europa. I partecipanti sono stati seguiti per una media di 11 anni ed è stato chiesto di riportare il tipo e la quantità di attività effettuata nel tempo libero, come camminare, correre o nuotare. In media coloro che effettuavano attività fisica lo facevano per circa 150 minuti a settimana, ovvero un allenamento di 50 minuti per tre volte a settimana, che corrisponde a quanto previsto dalle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’Attività Fisica 2016-2020 di recente emanate.

Durante il periodo di studio, circa 187mila di loro si sono ammalati di tumore, ma coloro che avevano riportato di fare attività fisica avevano avuto un rischio complessivamente più basso del 7% rispetto a coloro che ne avevano fatta meno.

Lo studio ha confermato un minor rischio di tumore al seno (10%), al colon (16%) e all’endometrio (21%), già evidenziati da precedenti ricerche. Maggiori riduzioni di rischio erano evidenti per adenocarcinoma esofageo (42%), cancro al fegato (27%), cardias, ovvero la valvola che collega esofago e stomaco (22%), rene (23%) e leucemia mieloide (20%). Hanno mostrato riduzioni meno significative il mieloma (17%), il tumore della testa e del collo (15%), del retto (13%) e della vescica (13%), mentre per la prostata si è registrato un calo del 5%. Quanto al cancro al polmone il rischio era ridotto solo qualora i pazienti fossero fumatori attuali ed ex.

La maggior parte delle associazioni, sottolineano i ricercatori, sono rimaste a prescindere dalla massa grassa, il che suggerisce che l’esercizio fisico agisce attraverso meccanismi diversi dal semplice calo di peso.