Tumore al seno e bifosfonati: "Pillola da 50 cent può salvare vite"

Cancro seno e bifosfonati: “Farmaco da 50 cent può salvare”

22 Settembre 2016 - di Mari

LONDRA – Nel Regno Unito 27mila donne malate di tumore al seno si stanno perdendo una cura che potrebbe salvare loro la vita e che costa appena 34 pence a pillola (circa 50 centesimi) al giorno. Si tratta dei bifosfonati, in grado di fermare il diffondersi del tumore alle ossa, spiega il Mail Online.

Circa l’85% dei tumori al seno che si diffondono nel corpo finiscono nelle ossa, rendendo a quel punto il cancro più difficile da trattare. Un recente studio dell’Università di Sheffield ha svelato che il tumore, per facilitare la sua diffusione, ‘fertilizza’ le ossa e attraverso un enzima (detto Lox) modifica l’ambiente osseo, lasciando lesioni e fori nell’osso e facilitandone la diffusione. Gli scienziati hanno scoperto che bloccando questo enzima con un farmaco si può evitare la diffusione del cancro e quindi le metastasi.

I ricercatori sono partiti dall’osservazione che i pazienti con metastasi (tumori secondari) avevano più alti livelli di questo enzima nel sangue. Attraverso alcuni esperimenti hanno mostrato che Lox interrompeva il normale processo di distruzione e ricostruzione ossea, lasciando lesioni e fori nell’osso, facilitando così la diffusione del tumore. Alla fine dello studio hanno dimostrato che utilizzando dei farmaci usati per curare l’osteoartrite e chiamati bifosfonati si può bloccare l’azione di questo enzima, impedendo la diffusione del cancro.

E’ anche vero che i bifosfonati talvolta vengono abbandonati perché provocano diversi effetti collaterali a livello di apparato gastrointestinale. Ma in un quadro generale di costi e benefici il Mail Online si domanda se non sarebbe il caso di utilizzarli per salvare delle vite.