Stress cronico come fumo per il cuore: causa infarto e ictus

Stress cronico come fumo per il cuore: causa infarto e ictus

16 Gennaio 2017 - di Mari

BOSTON – Lo stress cronico fa male al cuore quanto il fumo e la pressione alta, e può provocare ictus e infarto. Se prima si poteva immaginarlo, è arrivata adesso la conferma ufficiale.

I ricercatori del Massachusetts General Hospital di Boston e dell’Icahn School of Medicine di Mount Sinai hanno individuato nel cervello il motivo per cui troppo stress fa male al cuore. 

Lo studio dimostra che, in caso di stress, una regione neurale (l‘amigdala, una sorta di ‘centro della paura’) diventa iperattiva e aziona le difese immunitarie, scatenando processi infiammatori deleteri per l’apparato cardiovascolare. Quindi lo stress logora la salute del cuore agendo attraverso l’amigdala.

Gli esperti americani hanno inizialmente coinvolto 293 individui, di cui hanno studiato il cervello con tecniche di imaging (come la PET). Hanno ‘misurato’ per ciascuno i livelli di stress e osservato che in corrispondenza di elevato stato di stress l’amigdala è più reattiva, funziona a regime aumentato.

Poi i ricercatori hanno studiato milza e midollo osseo e visto che negli individui con elevati livelli di stress ed elevata attivazione dell’amigdala, anche milza e midollo risultano iperattivi, con conseguente iper-produzione di cellule immunitarie (globuli bianchi) ed eccessivi processi infiammatori a danno delle pareti delle arterie. Ciò pesa sulla salute dei vasi aumentando il rischio di formazione di placche arterosclerotiche.

Non a caso, dopo un periodo di monitoraggio dell’intero campione della durata media di quasi quattro anni, è emerso che i soggetti più stressati e con amigdala più attiva sviluppano malattie cardiovascolari con maggiore frequenza. Gli esperti hanno ripetuto lo studio su 13 soggetti con disturbo da stress post-traumatico (una condizione che segue a un forte trauma) e visto che questi avevano amigdala e sistema immunitario più attivi, maggiore infiammazione dei vasi e maggior rischio di malattie cardiovascolari (infarto e ictus).