Sindrome pre-mestruale: dolori reali per otto donne

Sindrome pre-mestruale: dolori reali per otto donne su dieci

9 Dicembre 2015 - di Mari

ROMA – “E’ nervosa? Scatta per nulla? Avrà il ciclo”. Quante volte l’avete sentito dire, o ve lo siete sentite dire. Magari basta un po’ di aggressività per venire bollate come donne che fanno i capricci perché hanno il ciclo. Eppure il senso di malessere che l’arrivo del mestruo provoca in otto donne su dieci non è un capriccio, ma una vera e propria sindrome: la sindrome pre-mestruale. 

 

Come spiega ad Alice Vigna del Corriere della Sera Rossella Nappi, ginecologa, endocrinologa e sessuologa al Policlinico San Matteo di Pavia,

“Ogni donna “sente”, più o meno, le oscillazioni ormonali nella seconda fase del ciclo, quando il progesterone che aiuta ad accogliere nell’utero una nuova vita diminuisce perché non è iniziata una gravidanza. L’ipotesi è che da questo “fallimento” si scateni la sindrome premestruale: le quantità di neurotrasmettitori cerebrali come serotonina, dopamina e noradrenalina, coinvolti nel tono dell’umore, nella gratificazione, nello stato di allerta, si modificano e, a seconda della soglia di sensibilità, di ciascuna donna a queste alterazioni si hanno sintomi più o meno intensi”.

Detto altrimenti, a favorire la comparsa di disturbi e dolori tipici della sindrome pre-mestruale sarebbe la mancanza di una gravidanza. I dolori colpiscono otto donne su dieci. Di queste, la gran parte accusa fastidi come gonfiore alla pancia e al seno, crampi alle gambe, depressione, irritabilità, aggressività, ansia, difficoltà a concentrarsi, ma tutto a livello lieve. In un caso su dieci, invece, si soffrono disturbi gravi, che influiscono notevolmente sulla qualità della vita.

Come spiega ancora la dottoressa Nappi al Corriere della Sera,

“I sintomi sono molto variabili e cambiano anche nelle diverse età: da giovanissime è più probabile avere difficoltà di sonno e concentrazione o un calo del desiderio, più avanti negli anni predominano aggressività, depressione e ansia”.

Questi dolori hanno una base genetica, ma sulla loro comparsa influiscono anche fattori come l’aver avuto figli oppure no, l’alimentazione e lo stress.