Natale, ansia e stress: un italiano su 2 vorrebbe saltarlo

Natale, ansia e stress: un italiano su 2 vorrebbe saltarlo

21 Dicembre 2015 - di Mari

ROMA – Non solo luci, regali e generosità: il Natale a molti può non piacere e persino far male, provocando ansia e stress. Tanto che un italiano su due sogna di saltarlo. A dirlo è un sondaggio condotto dall’Associazione europea disturbi da attacchi di panico, che ha voluto tratteggiare un ritratto dello stato d’animo degli italiani rispetto alle festività natalizie.

Al sondaggio hanno partecipato 1.100 persone, sia donne sia uomini, tra i 20 e i 60 anni. Come ha spiegato all’Adnkronos Paola Vinciguerra, psicoterapeuta, presidente Eurodap e direttore della Clinica dello stress,

“Il 70% delle persone che hanno risposto al sondaggio afferma che questo non sarà un bel Natale. Per 7 italiani su 10 non c’è alcun entusiasmo rispetto alle feste e l‘ansia è il sentimento predominante. Per 8 italiani su 10 la paura del caos e del traffico ha preso il posto della gioia che di solito prevaleva in questo periodo. Il 70% del campione ha affermato che partire in questo periodo è rischioso a causa del terrorismo. Inoltre 1 su 2 afferma che non si sposterà proprio per problemi economici e paura degli attacchi terroristici”.

Dal questionario è emerso l’altissimo livello di stress in cui gli italiani vivono la crisi economica, tanto da avere una profonda incertezza per il futuro. A questo senso di precarietà e paura contribuisce anche la minaccia del terrorismo, che non risparmia ormai nessuna meta. Ma bisogna correre ai ripari, come spiega sempre la dottoressa Vinciguerra all’Adnkronos:

“Lo stress che stiamo accumulando è una grave minaccia per il nostro umore e per la nostra salute. Paralizzarci, restare bloccati, impauriti e minacciati è il comportamento peggiore e più autodistruttivo che possiamo mettere in atto. Dobbiamo assolutamente reagire e riprenderci la nostra voglia di vivere. Non parliamo di problemi ma di progetti, giochiamo ai classici giochi natalizi, ritroviamoci con le amiche per cucinare insieme e fare dolci, mentre i nostri figli respirano aria di leggerezza e affetto e non tristezza e preoccupazione. La cosa importante in questo momento è reagire, sperare, fare”.

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