Menopausa e terapia ormonale: un aiuto che deve essere personalizzato

Menopausa, terapia ormonale: ecco per chi va bene

2 Novembre 2015 - di Mari

ROMA – Menopausa e terapia ormonale: un aiuto che deve essere personalizzato. A sottolinearlo è Elena Meli sul Corriere della Sera, che ricorda che sono quasi 14 milioni le italiane sopra i 50 anni in menopausa, in genere molto attive, nel pieno della carriera, non di rado con figli ancora adolescenti.

Secondo un sondaggio della Sigo, la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, il 68% delle donne ritiene l’arrivo della menopausa una fase negativa, soprattutto per i fastidi e i disturbi che comporta, e il 58% si sente peggio di prima.

Sono poche le donne che sanno che dopo la menopausa cresce il rischio di disturbi cardiovascolari, osteoporosi e tumori. Una su tre ha seguito la terapia ormonale, e solo tre su cento di quelle che non l’hanno seguita lo ha deciso perché non ha disturbi. Una su cinque, invece, pensa che non serva, più del 30% non è stata informata e il 43% ha paura degli ormoni.

Eppure i pericoli sono pochi, come spiega Francesca Nocera, presidente della Società Italiana di Ginecologia della Terza Età, ad Elena Meli:

“Oggi sappiamo molto di più sulla terapia ormonale sostitutiva, l’unica i cui effetti, nel bene e nel male, sono documentati da molti studi. Non va prescritta a scopo preventivo o a dieci anni dall’inizio della menopausa, ma subito, e solo, alle donne con sintomi e che non abbiano una controindicazione assoluta agli ormoni, come un pregresso tumore al seno; se la cura è personalizzata e la paziente è seguita per valutarne bene gli esiti, non è pericolosa ma vantaggiosa, specie nelle donne con molte vampate, segno di una maggior fragilità vascolare e quindi indicative di un maggior rischio per cuore e vasi”.

Inoltre oggi si usano dosaggi più bassi ed estrogeni molto selettivi, che non arrivano al tessuto mammario. Sottolinea Rossella Nappi, ginecologa dell’Ambulatorio di endocrinologia ginecologica e della menopausa del Policlinico San Matteo di Pavia:

“Sappiamo che 5 anni di terapia aumentano la probabilità di circa il 26% mentre la familiarità triplica il pericolo e il sovrappeso e l’obesità lo raddoppiano. Con dieci chili di troppo, in altri termini, si rischia di più che prendendo gli ormoni per un po’ di tempo”. Le vampate, stando ai dati raccolti da SIGO, sono il sintomo più fastidioso. “Il 15% le ha in forma severa (oltre 10-15 volte al giorno e almeno 5-7 per notte). In questi casi è opportuno discutere col ginecologo l’opportunità di una terapia ormonale temporanea”.

 

Tags