Liquirizia in gravidanza? Meglio di no. Potrebbe...

Liquirizia in gravidanza? Meglio di no. Potrebbe…

8 Febbraio 2017 - di Mari

Liquirizia in gravidanza? Meglio di no. Potrebbe influire sullo sviluppo del feto. Colpa del suo dolcificante naturale, la glicirrizina, che può avere effetti nocivi a lungo termine sullo sviluppo del feto, portando a eventuali problemi di memoria, a performance cognitive peggiori che possono penalizzare di sette punti in termini di quoziente intellettivo, e anche a possibili disturbi come quello da deficit di attenzione e iperattività (Adhd).

A lanciare l’allarme sul consumo di liquirizia in gravidanza è uno studio guidato dall’Università di Helsinki e pubblicato sull’American Journal of Epidemiology.

I ricercatori hanno preso in esame un campione di 378 ragazzi con una età media di 13 anni, le cui mamme avevano consumato grandi quantità di liquirizia in gravidanza (oltre 500 grammi di glicirrizzina a settimana), poca (meno di 249 grammi) o niente.

I giovani che erano stati esposti a grandi quantità di liquirizia mentre erano nel grembo materno eseguivano meno bene test cognitivi e di ragionamento effettuati da uno psicologo, con uno ‘scarto’ pari a sette punti di quoziente intellettivo. Dai test è emerso che effettuavano meno bene anche esperimenti tesi a misurare la capacità di memoria e secondo le stime dei genitori avevano più problemi relativi al disturbo da deficit di attenzione e iperattività rispetto agli altri. Nelle ragazze, infine, la pubertà iniziava prima.

Secondo gli studiosi la glicirrizina intensifica l’effetto dell’ormone dello stress cortisolo, inibendo l’enzima che lo inattiva. Sebbene il cortisolo sia importante per lo sviluppo del feto, è dannoso in grandi quantità.

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