Endometriosi, costa anche 3.500 euro. E paga la paziente

Endometriosi, costa anche 3.500 euro. E paga la paziente

15 Marzo 2016 - di Mari

ROMA – Endometriosi, i costi della malattia: in molti casi migliaia di euro a carico della paziente. Infatti curare questa malattia, molto più diffusa di quanto si pensi (colpisce 3 milioni di italiane l’anno) e che può portare alla sterilità può costare anche 3.500 euro l’anno, spiega sulla Stampa Laura Preite, che raccoglie alcune storie di pazienti.

Come Olimpia, 35 anni, che ha speso 1.200 euro in un anno. Da quindici anni soffre di forti emorragie. Per pagarsi le cure, nessuna agevolazione, come racconta lei stessa alla Stampa:

“Le visite la faccio in un centro specializzato lontano da Parma, mi devo spostare, chiedere giorni di ferie, un costo aggiuntivo. Per la visita ginecologica di controllo ogni sei mesi spendo 150 euro in libera professione e aspetto sei mesi, altrimenti ci sarebbe una lista d’attesa di un anno e mezzo. Ogni mese per tenere sotto controllo la malattia devo prendere la pillola. Per fortuna me l’hanno cambiata e non prendo più quella da 60 euro al mese ma da 18, entrambe le devo pagare interamente, non sono rimborsabili dal SSN. Poi ci sono gli esami del sangue anche questi di controllo, ogni sei mesi, ma pago solo il ticket di 36 euro”.

E poi ci sono da affrontare gli esami di controllo sugli organi interni che possono essere colpiti dalla malattia, come il cuore e l’intestino:

“Ho fatto la visita gastroenterologica, la gastroscopia e due biopsie per escludere altri problemi che non fossero l’endometriosi, il problema è che si va ad esclusione. Per la visita sono dovuta andare privatamente perché altrimenti dovevo aspettare 8 mesi e ho pagato 220 euro. Fortunatamente per il resto ho pagato solo il ticket, 36 euro per gastro e singole biopsie”.

Olimpia si è anche dovuta sottoporre ad un intervento chirurgico (questo a carico del Servizio sanitario nazionale) per rimuovere una grossa ciste tra le ovaie e l’utero. Adesso probabilmente dovrà farne un altro per rimuovere una seconda ciste:

“Lavoro per pagarmi le cure. Sono sola, pago l’affitto, i miei genitori non mi possono aiutare, a volte mi viene da impazzire se penso a come evolverà la malattia, sono preoccupata”.

C’è poi la storia di Ilaria, anche lei 35 anni, di Rovigo. La sua è una endometriosi di quarto stadio avanzato, la più grave, ma nonostante questo non ha esenzioni o invalidità:

“A fronte dell’esperienza dell’altre ragazze malate chiederla vale poco, il punteggio riconosciuto (30) non è sufficiente per nessun tipo di sostegno e allora mi sono risparmiata la spesa del certificato medico”.

Fortunatamente lei ha un marito che l’aiuta a pagarsi le cure, che sono più costose: l’anno scorso ha speso 3.400 euro l’anno tra integratori, medicine, esami di controllo, fisioterapie e alimenti speciali, senza glutine e biologici, come consigliano alcuni medici per evitare sostanze con additivi e pesticidi che potrebbero aggravare il male. Su 3.400 euro il rimborso, da parte di una assicurazione sanitaria aggiuntiva, è stato di 200 euro.

Spiega Laura Preiti:

“Ha subìto quattro operazioni: due resezioni intestinali, una resezione vaginale, le hanno tolto una tuba e diverse cisti ovariche: «I costi sono variati, nel tempo e negli anni, a seconda dell’evoluzione della malattia. Dopo l’ultimo intervento, il quarto, sono decisamente aumentati. Prendo integratori, vitamina D ed alimenti speciali per 2200 euro l’anno a cui si somma la pillola da 18 euro ogni mese. Poi c’è la fisioterapia, necessaria dopo l’ultimo intervento: 450 euro per 10 sedute. Non sono riuscita ad andare in convenzione, la lista d’attesa era di sei mesi e così sono andata privatamente. A queste spese si sommano gli esami diagnostici, visite ginecologiche, ecografia addome completo, esami del sangue per 550 euro. Vado dal ginecologo che mi ha operata, se andassi con la mutua non potrei scegliere il medico. Ho fatto la scelta di non cambiare ogni volta: i tempi di diagnosi sono così lunghi che quando trovi chi ti risolve la situazione è snervante e demotivante cambiare e ricominciare da capo».

Alla fine Ilaria, a causa della endometriosi, è diventata sterile.