Cupping, cos'è la "coppettazione" di Phelps (e Gwyneth Paltrow)

Cupping, cos’è la “coppettazione” di Phelps (e Gwyneth Paltrow)

11 Agosto 2016 - di Mari

RIO DE JANEIRO – Michael Phelps e quei segni sulla schiena, cerchi più scuri sulla pelle: con queste immagini che, da Rio de Janeiro, hanno fatto il giro del mondo, ha acquisito fama planetaria una pratica già ben nota alle star di Hollywood. Parliamo del cupping, la terapia cinese anti-dolore, sbarcata alle Olimpiadi di Rio 2016. 

Phelps, campione americano di nuoto, si è presentato nella piscina dei Giochi di Rio con degli evidenti cerchi rossi sulla pelle: non sono tatuaggi, appunto, ma i segni lasciati dal cupping, terapia non riconosciuta ufficialmente ma molto apprezzata dal team americano del nuoto, e non nuova alle star di Hollywood e del mondo dello spettacolo internazionale. Tanto per fare alcuni nomi, ne fanno uso da tempo Gwyneth Paltrow, Jennifer Aniston, Jessica Simpson e Victoria Beckham. 

Apparso ai blocchi di partenza delle batterie dei 200 farfalla con delle evidenti chiazze rosse, il gigante di Baltimora ha spostato ancora di più i riflettori su di sé: “Ho chiesto ieri di fare un po’ di coppettazione, ha spiegato Phelps a chi gli chiedeva il motivo di quegli strani ‘pois’ sulla pelle, perché mi sentivo un po’ dolorante e il mio allenatore deve averlo fatto un po’ forte, e mi ha lasciato qualche livido”.

Il cupping consiste nell’applicare sulla pelle un vasetto di con un diametro di circa 5 cm che con il calore crea una sorta di effetto risucchio. L’obiettivo è migliorare la circolazione.

Si tratta di una fra le tecnica terapeutica più antiche della medicina cinese. Vengono applicate sulla pelle delle coppette. Attraverso il riscaldamento si crea una pressione interna e l’applicazione dell’aria fa crea una tensione della pelle e dello strato muscolare. La coppetta può essere fatta scivolare producendo una sorta di massaggio e decontratturazione.

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