Correre d'inverno: attenti al rischio congestione

Correre d’inverno: attenti al rischio congestione

14 Novembre 2016 - di Mari

MILANO – Andate a correre al parco anche d’inverno? Attenzione a farlo a stomaco pieno: perché con il freddo aumenta notevolmente il rischio di fare una congestione. 

Ebbene sì: anche farsi del bene e tenersi in forma può avere dei rischi, se fatto nel modo sbagliato. Soprattutto con l’arrivo dei primi freddi, quando il corpo non è ancora abituato, allenarsi all’aperto dopo aver mangiato, o comunque senza aver finito completamente la digestione, può essere un grosso rischio. In agguato, spiega all’AdnKronos Salute Carmine Orlandi, nutrizionista e consigliere nazionale Sinseb (Società italiana di nutrizione, sport e benessere), c’è il rischio di un “sequestro ematico a livello dell’intestino”, che tradotto in parole comuni significa una congestione, con tutto quel che ne consegue: nausea, vomito, brividi di freddo, grande debolezza, talvolta persino svenimento.

Il consiglio è senza dubbio uno: “mai iniziare l’allenamento, soprattutto in inverno, a stomaco pieno, o quando la digestione non è ancora terminata”. Come ricorda Orlandi, infatti,

“Nella fase della digestione il nostro organismo è impegnato a fornire energia all’apparato digerente e il sangue viene sottratto in periferia per affluire all’intestino. Col freddo, però, l’organismo fa il contrario: attira il sangue in periferia”. Se ci si allena a stomaco pieno il meccanismo va in tilt e “c’è il rischio di congestione”.

Cosa fare allora? Il professor Orlandi consiglia, in generale, di assumere più calorie rispetto alla stagione calda, perché si brucia di più, di evitare cibi freddi e di allenarsi preferibilmente a stomaco vuoto, mangiando subito dopo.

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