"Come dimagrire?" Lo chiedevano già nel '700. Un medico rispondeva così

“Come dimagrire?” Lo chiedevano già nel ‘700. Un medico rispondeva così

14 Maggio 2015 - di Mari

ROMA – I chili di troppo non sono un problema moderno. I quadri del Rinascimento avranno pure rappresentato floridissime Veneri e Madonne. Ma già nel Settecento obesità e sovrappeso (all’epoca ovviamente non si chiamavano così) erano un disturbo per molti. E soprattutto per molte. Così allora come oggi c’erano gli esperti della materia, o meglio, gli esperti del dimagrire. 

Uno di loro era William Cullen, scozzese, che era medico, chimico e anche agricoltore. Nella seconda metà del Settecento era considerato nel mondo anglosassone un vero esperto in fatto di chili di troppo, disturbi intestinali e altre malattie diffuse.

A lui la gente si rivolgeva per pareri anche via posta: come una sorta di forum online, o una pagina Facebook che dispensa consigli a chi scrive. A pagamento, però: le sue risposte venivano pagate circa due ghinee (l’equivalente di 200 euro all’incirca oggi). Le sue lettere, circa cinquemila, sono state oggi raccolte in una collezione alla Sibbald Library di Edimbrugo come testimonianze di usi e rimedi dell’epoca passata.

Racconta il Messaggero: 

“In una missiva Jane Webster, in forte sovrappeso e con una tosse persistente, chiede a Cullen una consulenza scritta. La risposta del medico evidenzia subito la necessità di perdere peso con una grande quantità di esercizio fisico. Il medico prescrive lunghe passeggiate anche in inverno, bagni freddi in tutte le stagioni e la riduzione degli alimenti di origine animale: da assumere solo una volta al giorno e in modo molto moderato, calmando la fame con spuntini leggeri «soprattutto a base di verdure». Esercizio e dieta vanno continuati fino a perdere peso e arrivare al livello indicato dal medico come ideale per una donna di taglia media. Cullen mette in guarda la sua paziente anche dal pericolo di riprendere il peso perso, l’odioso e ormai noto effetto yo-yo”.

Insomma: il tempo passa ma i rimedi sono sempre gli stessi. 

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