Colesterolo riabilitato: non aumenta i rischi per il cuore

Colesterolo riabilitato: non aumenta i rischi per il cuore

15 Giugno 2016 - di Mari

LONDRA – Uno studio riabilita il colesterolo: averlo alto anche dopo i sessant’anni non aumenta i rischi di malattie cardiache. Anzi: potrebbe addirittura avere un effetto protettivo contro diverse malattie, compreso il cancro.

E’ questa la conclusione a cui è arrivato un gruppo internazionale di esperti che ha passato in rassegna 19 diversi studi sull’argomento condotti su 68mila persone.

Non ci sarebbe quindi un legame tra alti livelli di colesterolo Ldl, quello cosiddetto cattivo, e le malattie cardiache negli over 60. Il 92% degli anziani con colesterolo alto ha vissuto infatti a lungo o più a lungo di chi aveva livelli bassi di colesterolo. Nel restante 8% non è stata trovata alcuna associazione.

Le statine da tempo vengono prescritte come uno degli strumenti per ridurre il rischio di attacchi cardiaci e ictus causati dall’indurimento e restringimento delle arterie. Secondo i ricercatori, a questo punto bisogna ”rivalutare la prescrizione di statine, i cui benefici sono stati esagerati”.

Una conclusione plausibile, secondo Giuseppe Paolisso, past president della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg):

”Possono esserci alcuni fattori che negli adulti sono un rischio, e negli anziani no. Ad esempio il sovrappeso è un fattore di rischio per l’adulto, mentre per l’anziano ha un effetto protettivo”.

Per lo studio pubblicato sul British Medical Journal (Bmj), inoltre, gli alti livelli di colesterolo possono essere utili per prevenire altre malattie, tra cui il cancro. Tra le ricerche prese a sostegno ve ne sono due condotte su un campione complessivo di 140mila persone, per 10 e 30 anni, che hanno rilevato livelli più bassi di cancro in chi aveva il colesterolo più alto e una minore mortalità negli individui con una storia familiare di colesterolo alto.

Nei topi inoltre sono stati registrati maggiori casi di tumore in chi assumeva una terapia per abbassare il colesterolo. Tuttavia secondo Jeremy Pearson, della British Heart Foundation,

”la conclusione di questo rapporto è contraddetta da una grande quantità di studi che mostrano un calo del rischio di attacchi di cuore e ictus in anziani e giovani che assumono farmaci contro il colesterolo”.