Cerotto intelligente: se c'è un'infezione brilla

Cerotto intelligente: se c’è un’infezione brilla

18 Novembre 2015 - di Mari

LONDRA – Un cerotto intelligente: si illumina nel caso la ferita degeneri in infezione. L’idea arriva da un’équipe di ricercatori dell’Università britannica di Bath, che hanno messo a punto degli adesivi medici in grado di diventare fluorescenti nel momento in cui vengono a contatto con dei batteri. 

Secondo quanto è emerso durante lo studio il cerotto rileva in poche ore se è in corso una infezione pericolosa del paziente, e se il sistema immunitario non è in grado di fronteggiarla dà “l’allarme” diventato brillante.

La peculiarità di questo cerotto è che, in un certo senso, si rende conto di quanto una infezione è realmente pericolosa per il paziente. Su tutte le ferite, infatti, ci sono microrganismi normalmente tenuti a bada dal sistema immunitario. Nei casi meno fortunati però si formano ‘comunità’ di batteri, funghi e altri patogeni, protetti da un liquido viscoso che permette loro di aderire, formando un biofilm, a tutte le superfici (materiali, strumenti e tessuti). Il biofilm, oltre ad aumentare il rischio di setticemia, ritarda anche la cicatrizzazione di ferite e piaghe.

Questo cerotto è in grado di rilevare le tossine prodotte dai batteri del biofilm e, quando queste raggiungono un certo livello di concentrazione, libera un colorante presente in piccole tasche che, sotto i raggi UV, appare fluorescente.

I ricercatori hanno testato il cerotto intelligente con i batteri responsabili di oltre la metà dei casi di infezioni ospedaliere: Escherichia coli, Staphylococcus aureus e Pseudomonas aeruginosa. In tutti i casi il cerotto è risultato efficace.

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