Cataratta e degenerazione maculare, i cibi che le prevengono

Cataratta e degenerazione maculare, i cibi che le prevengono

14 Ottobre 2015 - di Mari

ROMA – Curare la vista a tavola: con cavoli, cavolini di Bruxelles e spinaci si può. Merito di luteina e zeaxantina, due pigmenti gialli presenti in alcuni ortaggi che il corpo umano non sintetizza e che devono essere assunte con l’alimentazione o attraverso degli integratori. E che proteggono gli occhi da cataratta e degenerazione maculare senile. Luteina e zeaxantina funzionano come degli occhiali da sole naturali, dei filtri protettivi per gli occhi.

 

La degenerazione maculare senile è una malattia legata all’età. In Europa colpisce circa 3 milioni e 300mila persone. Numero destinato a crescere del 50% nei prossimi 20 anni. Le terapie farmacologiche hanno dimostrato buoni risultati, ma sono costose e non adatte in casi gravi. La prevenzione attraverso l’alimentazione può quindi essere una strategia efficace e a basso costo, come spiega Michela Carruba, direttore del Dipartimento di farmacologia e tossicologia medica dell’università degli Studi di Milano:

“Noi siamo quello che mangiamo. La luteina in particolare ha una concentrazione elevatissima nella macula, la zona centrale dell’occhio, che arriva fino a 3-4 volte quella nel sangue. Diversi studi, condotti sia in vitro sia su grandi popolazioni, hanno evidenziato che chi mangia 5 porzioni di frutta e verdura al giorno riduce fino al 50% il rischio di ammalarsi di degenerazione maculare”.

Attenzione agli stili di vita, dunque, e non solo a tavola, come ribadisce anche Francesco Bandello, direttore della Clinica oculistica dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano:

“I pazienti non capiscono che cambiare abitudini ha una conseguenza a lungo termine. Per questo, oltre a parlare con la persona già ammalata, dovremmo fare prevenzione con i suoi figli e nipoti, che sono le persone che potranno beneficiare del mutamento di stile di vita”.

 

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