In mostra gli scatti di Ron Galella, “Paparazzo Extraordinaire!”

1 Giugno 2012 - di marina_cavallo

AMSTERDAM – Nella storia del fotogiornalismo esistono personaggi mitici e Ron Galella è tra questi. Il Foam di Amsterdam dedica a questo 81enne pionere dello scatto rubato una grande mostra “Paparazzo Extraordinaire!”, dal 7 giugno al 22 agosto.

“La mia idea di una buona immagine è quella a fuoco e (che ritrae) un personaggio famoso che sta facendo qualcosa d’infame. Ecco perché il mio fotografo preferito è Ron Galella“, così parlò, con sintesi perfetta, Andy Warhol.

La mostra di Amsterdam è un’immersione completa nell’immaginario popolare, esempio massimo di quel voyerismo di cui si nutrono certa stampa, certo pubblico e talvolta le stesse star, consapevoli che alla dea celebrità qualche sacrificio vada pur reso. E così ecco la lunga sfilata di icone che Galella ha immortalato prima ancora che se ne accorgessero: Mick Jagger, Jackie Onassis, Greta Garbo, Brigitte Bardot, Marlon Brando, Andy Warhol, Sean Penn, Elizabeth Taylor, Frank Sinatra, Penélope Cruz tanto per fare qualche nome. Foto sono apparse su riviste come Life, Time, Rolling Stone, Vogue, Vanity Fair.

Ron Galella, nato nel Bronx nel 1931 da genitori italiani, inizia la sua carriera nella US Air Force. Dopo il ritorno dalla Corea frequenta l’Art Center College of Design di Los Angeles e si laurea nel 1958 come foto-giornalista. Nel suo tempo libero inizia a fotografare le star presenti alle première. Trova così la sua vera passione e il suo lavoro.

Galella in genere non guarda la sua “vittima” attraverso l’obiettivo, per rendere veramente la sensazione del contatto, guarda diritto negli occhi della celebrità. E’ anche fulmineo, e questa è l’essenza di ciò che lui chiama “the Art of Paparazzi’. Le star non fanno in tempo a dirgli di no che lui, nel frattempo, ha già preso due foto. Il metodo Galella è raramente senza umorismo e noto è l’episodio in cui, in seguito ad un confronto acceso con Marlon Brando comprò un casco con scritto “Ron Paparazzi”.

L’ottobre del 1971 è una data importante nella carriera di Galella. Fu un mese, quello, in cui si ritrovò a fotografare spesso Jacqueline Kennedy Onassis. Dopo aver incontrato il fotografo per l’ennesima volta, la vedova del presidente Kennedy e moglie, in quel momento, del magnate Ari Onassis cominciò a correre in Central Park, a New York. Questo scatto di lei in fuga è diventato un’icona. L’ossessione di Galella per Jackie si è conclusa con il suo arresto e un ordine di restringimento che gli impediva di avvicinarsi a lei a meno di 50 metri e a 75 dai suoi figli. Il caso giudiziario fece epoca e sollevò la questione di quanto un fotografo potesse interferire con la privacy di una celebrità. Per alcuni, tuttavia, le foto di Jackie Onassis sono diventate una notevole fonte di ispirazione, come per lo stilista Tom Ford.

Anche se Galella non ha inventato il termine paparazzi, a livello internazionale è la personificazione della parola, in quanto ha ridefinito il rapporto tra celebrità e fotografo. Jackie Onassis ha chiaramente temuto il fotografo impertinente, ma altre stelle erano ben felici di vederlo ed altre si erano rassegnate alla sua presenza. Si resero conto che Ron Galella era un anello fondamentale nella loro popolarità, in grado di soddisfare il voyeurismo del pubblico.