Miley Cyrus, online nuovo album sperimentale con i Flaming Lips

Miley Cyrus, online nuovo album sperimentale con i Flaming Lips

1 Settembre 2015 - di lbriotti

ROMA – Miley Cyrus ha messo a disposizione online dei suoi fan il nuovo album, che si intitola “Miley Cyrus & Her Dead Petz “. I fan che probabilmente credevano di trovarsi davanti ad un nuovo “Bangerz”, il super-successo da oltre quattro milioni di copie uscito nel 2013 sono rimasti delusi: l’album è frutto della collaborazione con Wayne Coyne e i Flaming Lips ed è stato distribuito in streaming integrale e gratuito su SoundCloud pochi minuti dopo essere annunciato dalla stessa artista nel corso della cerimonia di premiazione degli MTV Video Music Awards.

Si tratta quindi di un disco sperimentale in cui si trova una  Miley Cyrus che non ti aspetti. La Stampa ha pubblicato sul suo sito le tracce tramite SoundCloud ed ha spiegato i territori sonori in cui si è spinta l’ex stellina della Disney con questo nuovo album:

“Da un punto di vista musicale, basta un primo ascolto per scoprire la Miley Cyrus che non ti aspetti. Artigianale e rarefatto nella produzione, soprattutto se confrontato con le confezioni iperplastificate e i ritmi adrenalinici della moderna pop dance, l’album sembra uno strano ibrido alla costante ricerca di un equilibrio tra accessibilità e sperimentazione, tra la voce di Wrecking Ball e le atmosfere psichedeliche dei Flaming Lips, band di culto della scena alternativa con alle spalle una carriera ormai quasi trentennale (il loro primo disco risale al 1986, sei anni prima della nascita di Miley Cyrus). Pochi ritornelli, melodie che si sciolgono in un oceano di suoni dal quale emergono saltuariamente ospiti come Ariel Pink e Sarah Bartel dei Phantogram (anche loro cari ad ambienti musicali più underground rispetto a quelli a cui è abituata Miley) o come il padre – e cantante country – Billy Ray Cyrus, complice nella registrazione di un brano (…).

“È pazzesco, ma posso davvero permettermi di fare ciò che voglio”, ha confessato la cantante al New York Times . Prova ne è non solo la strana configurazione artistica e prevalentemente anti-radiofonica di Miley Cyrus & Her Dead Petz, ma anche la sua inedita natura discografica. L’album è infatti autoprodotto dall’artista e non rientra nel contratto che la lega alla RCA Records (galassia Sony Music), da cui è stato comunque autorizzato. Anche per questo è stato realizzato al risparmio, con un budget di cinquantamila dollari, non pochissimi ma decisamente meno rispetto al “paio di milioni” di dollari spesi per Bangerz. A confermare la distanza dall’establishment, è stato distribuito su SoundCloud, la piattaforma di streaming audio con cui Sony Music è da diversi mesi ai ferri corti (…).

“Come detto, l’album è online solo da poche ore, è piuttosto corposo (23 canzoni) ed è dunque ancora difficile valutarne pregi e difetti. Di certo si presenta come una delle uscite più imprevedibili  e difficilmente incasellabili del 2015 (a suo modo, già un pregio), nonché come l’ennesima sorprendente piroetta di una ragazza che a 22 anni è già passata attraverso numerose mutazioni, non solo musicali, tra cui il passaggio da principessina Disney per teenager (periodo Hanna Montana) a disinibita testimonial della sexual fluidity (ruolo confermato anche agli MTV VMA, dove si è esibita assieme al gruppo di drag queen del programma televisivo RuPaul’s Drag Race). Nello star system contemporaneo, decisamente non una figura conservatrice e staticamente ancorata a un’immagine fissa”.