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Claudio Baglioni, a dicembre concerto di beneficenza in Vaticano

11 Ottobre 2016 - di Silvia_Di_Pasquale

ROMA – Claudio Baglioni, a dicembre concerto di beneficenza in Vaticano. Il cantante si esibirà nell’Aula Paolo VI per i bambini di Bangui e della Valle del Tronto. Il 17 dicembre, in occasione del 200/o anniversario della Gendarmeria Vaticana, il cantautore romano sarà protagonista di Avrai, concerto-evento di beneficenza per due fini. Il primo, nato la scorsa primavera su indicazione di Papa Francesco, si identifica in un programma di aiuti all’ospedale di Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, colpita da anni da una intestina guerra civile placatasi con la storica visita di Papa Francesco che ha portato all’elezione di un Presidente e ad una pace che si prospetta duratura. Gli aiuti saranno destinati per la formazione di medici, la scuola di specializzazione in pediatria e la costruzione dei padiglioni attraverso l’Ospedale Bambin Gesù. Il secondo è destinato alle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto scorso.

Claudio Baglioni (all’anagrafe Claudio Enrico Paolo) è nato a Roma il 16 maggio 1951, figlio unico di Riccardo, ex contadino poi sottufficiale dei Carabinieri ne Silvia Saleppico, una sarta. Ha trascorso la sua infanzia nel quartiere di Monte Sacro e l’adolescenza in quello di Centocelle, alla periferia est della Capitale. L’artista è legato a Rossella Barattolo: la loro relazione è cominciata dopo che il musicista ha rotto il matrimonio con la sua precedente moglie Paola Massari. Secondo quanto riportato dal sito ItFanMusica, che cita il “Times of Malta”:

“Quando (Rossella) ha conosciuto Baglioni nel 1987, non aveva la minima idea di chi fosse (un dettaglio che probabilmente l’ha messa in una posizione di vantaggio). Da bambina Rossella ha vissuto negli Stati Uniti e nel Regno Unito e, onestamente, la musica di Baglioni non era il suo genere. Oggi, in qualche modo le cose sono cambiate e lei è il suo primo promoter, che afferra ogni opportunità per elogiarlo, per fare da suo PR e per appoggiare la sua causa, anche se sembra una cosa inutile”.