Sheherazade Ida Rubinstein 1910

Shéhérazade a Parigi: l’arte ispirata alle Mille e una notte esposta all’Institut du Monde arabe

10 Aprile 2013 - di Mari

PARIGI – Le Mille e una notte a Parigi: 350 opere ispirate ai più celebri racconti d’Oriente sono esposti all’Institut du Monde arabe, l’edificio in riva alla Senna disegnato da Jean Nouvel, fino al 28 aprile.

Opere di musica, pittura e cinema che ricordano l’influenza delle storie di Shéhérazade su tutte le arti. Si potranno osservare manoscritti miniati, litografie, disegni (tra cui un Picasso del 1968), statue, le incisioni di Gustave Doré e un frammento de Il Fiore delle mille e una notte girato da Pier Paolo Pasolini nel 1973 tra Yemen, Persia, Etiopia e India.

Un omaggio alle fiabe orientali a tre secoli dalla loro prima edizione in una lingua europea, pubblicata proprio in Francia tra il 1704 e il 1717.

Le opere esposte provengono da oltre sessanta musei internazionali e da collezione private.

Tutto nel file rouge della voce narrante di Shéhérazade (detta anche Sherazade o Sharazade), poetessa e studiosa di filosofia e medicina, figlia del visir, che grazie al fascino del racconto riuscì ad interrompere la catena di omicidi ordinati da Shahriyar, sultano delle Indie.

Shahriyar, tradito dalla moglie, aveva deciso di sposare ogni giorno una nuova donna e di farla ammazzare la mattina seguente dal visir. Fu grazie a Shéhérazade e ai suoi racconti che gli omicidi si fermarono.

“Allora Shéhérazade disse a sua sorella di prestarle attenzione: e rivoltasi quindi a Shahriyar diede inizio alla narrazione della prima novella, la quale, non essendo terminata allo spuntar del sole, fu però capace di interessare tanto la curiosità del sultano, che le permise di lasciarla dire il giorno seguente, e così ininterrottamente di novella in novella, poté la favorita, con il suo stratagemma, invogliare quel sire ad ascoltarla per mille e una notte”

 

In foto: Ida Rubinstein in Sheherazade 1910

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