Scostumista: in punta di scarpe

Scostumista: in punta di scarpe

27 Ottobre 2015 - di Claudia Montanari

ROMA – Scostumista: in punta di scarpe! Se nasci tondo non muori quadrato. Con il susseguirsi delle mode per ogni scarpa “tonda” generalmente ne moriva una “quadrata”, alternata da una “punta”. Questo forse succedeva un tempo, quando le mode e gli stili erano ben definiti. Ormai sono un bel po’ di  anni  che le scarpe con la punta tonda  sopravvivono inattaccabili da alcune stagioni,  e nel mix di stili degli ultimi decenni le abbiamo viste affiancate  da quelle con la punta affusolata, e ora cominciamo a vedere degli embrioni di esemplari con estremità quadrate.

Le scarpe stondate hanno resistito tanti anni nelle nostre scarpiere e ai nostri piedi, facendoci storcere il naso al solo pensiero di una punta, soprattutto  perché sono le più classiche e in assoluto le più comode.
Ma già da qualche anno ci siamo abituate  ahimè a sacrificare i nostri poveri piedi anche in décolleté e stivaletti appuntiti. La moda deve cambiare, le aziende devono vendere, e le estremità delle scarpe possono alternarsi in tonde, a punta e quadrate. Stop.

È proprio sulla “punta quadrata“, (detta così sembra un ossimoro) che voglio ora soffermarmi. Nell’alternarsi delle mode, l’ultima volta che è stata avvistata risale agli anni ’90, poi dimenticata, anzi rimossa e ricordata quasi con orrore e sberleffo. Ora che l’universo fashion ci ripropone il minimalismo della fine dei “ninetines” in tutte le sue forme, soprattutto quelle spigolose, ecco riaffiorare timidamente le scarpe a “punta quadrata”, e miracolo della moda, non ci fanno più tremare, anzi cominciano pian piano a piacerci, o a ripiacerci…dipende dall’età! Oggi le nostre scarpiere e le vetrine dei negozi mostrano un alternarsi di punte e tacchi dalle forme più svariate, tutte le silouette che sono state proposte nel corso del secolo scorso dilazionate negli anni e definite nei trend in modo abbastanza perentorio (in linea di massima si può dire che negli anni ’20 erano tonde, nei ’50 a punta, nei ’60 quadrate, per poi tornare tonde nei ’70, a punta negli ’80 e quadrate nei ’90) ora si concentrano in una moda unica che non ammette dictat.

Se la scarpa con la punta tonda ci rassicura e ci fa sentire sempre comode e a nostro agio, quella appuntita seppur con qualche sacrificio ci rende più sexy, e l’estremità della scarpa quadrata invece fa tanto bon ton, abbiamo la possibilità di indossare quella più giusta al nostro mood, senza sentirci fuori posto e fuori moda, perchè ragazze, noi adesso nasciamo tonde, moriamo quadrate e rinasciamo come caspita ci và.

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