Abercrombie, addio alce e firma: rivoluzione "no logo" per piacere ai giovani

Abercrombie, addio alce e firma: rivoluzione “no logo” per piacere ai giovani

29 Agosto 2014 - di Claudia Montanari

NEW YORK – Abercrombie & Fitch si spoglia: addio al logo, a trigrammi A&F e scritte ingombranti sui capi. La decisione, per il momento, riguarda solo il Nord America e, sembra, che sia il risultato di un cambiamento nelle tendenze giovanili che ora preferiscono marchi più accessibili e, ovviamente, senza logo, primi fra tutti Zara ed H&M. Questo cambiamento di rotta ha fatto scendere le vendite di Abercrombie e, da qui, la decisione di abolire l’alce, da simbolo della compagnia.

Elena Manisco scrive su Repubblica:

“Secondo il Wall Street Journal sarebbero proprio gli adolescenti adesso a preferire capi meno costosi e griffati, ma più versatili e facili da abbinare per costruire uno stile personale e spogliato di qualsiasi status symbol. Un trend che in Usa sta facendo la fortuna di catene di abbigliamento low cost come H&M e Zara, ma anche di brand “alternativi” come Urban Outfitters, preferiti dagli hipster, i giovani creativi capaci di dettare tendenza nelle metropoli e che non indosserebbero una polo di Abercrombie & Fitch neanche sotto tortura. Di qui l’inversione di rotta per il marchio americano. Culminata nella decisione di «portare il business legato ai loghi praticamente a zero », come ha dichiarato l’amministratore delegato Mike Jeffries durante la conference call per commentare i risultati di bilancio trimestrali, l’ennesima prova deludente da mesi a questa parte: le vendite di A&F sono infatti calate a 891 milioni di dollari, il 6% in meno rispetto all’anno precedente e nonostante i profitti siano saliti da 11,4 a 12,9 milioni di dollari, da parte degli investitori la preoccupazione per la salute della compagnia rimane alta”

Insomma, dopo i modelli a torso nudo anche i capi di abbigliamento si spogliano… almeno, del proprio logo.