Buio oltre la siepe, sequel 55 anni dopo. Harper Lee torna in libreria a luglio

Il Buio oltre la siepe, sequel 55 anni dopo. Harper Lee torna in libreria

6 Febbraio 2015 - di Daniela Lauria

ROMA – Dopo più di mezzo secolo di silenzio stampa Harper Lee torna in libreria con l’attesissimo sequel del suo unico capolavoro, Il buio oltre la siepe. L’annuncio è stato dato dalla casa editrice Harper Collins: Go Set a Watchman (Metti una sentinella, ndr) che prende il titolo dal versetto biblico del libro di Isaia, uscirà il prossimo 14 luglio. Dovrebbe essere il sequel dell’ormai celebre romanzo del 1960 che valse ad Harper Lee il Premio Pulitzer e due anni dopo ben tre premi Oscar all’omonimo film diretto da Robert Mulligan, ma in realtà fu scritto prima. L’autrice lo completò negli anni Cinquanta e lo mise da parte, per poi riscoprirlo solo lo scorso autunno.

Cosa accadde all’epoca è la stessa scrittrice dell’Alabama, oggi 88enne, a raccontarlo:

“A metà anni Cinquanta completai un romanzo intitolato Go Set a Watchman. Protagonista è una donna adulta di nome Scout e il mio editor del tempo, colpito dai flashback di Scout sulla sua infanzia, mi convinse a scrivere un altro romanzo dal punto di vista di quella bambina, quello che poi divenne Il buio oltre la siepe“.

E’ così che nacque il romanzo culto che raccontò l’America rurale degli anni Trenta, ancora dilaniata dalla segregazione razziale. Una pietra miliare della letteratura americana, con ben 35 milioni di copie vendute in tutto il mondo (ancora oggi se ne vendono 750 mila l’anno) e che negli Stati Uniti contende alla Bibbia il primato di popolarità.

Il buio oltre la siepe è un racconto semi autobiografico dell’infanzia di Harper, cresciuta anche lei come la protagonista del suo libro, Scout, in una “piccola e stanca cittadina dell’Alabama”. Il papà della bimba, Atticus Finch, è un onesto avvocato d’ufficio che si trova a difendere senza successo un uomo di colore accusato ingiustamente di aver violentato una bambina bianca. Nel film omonimo del 1962 il papà di Harper-Scout è interpretato da un magistrale Gregory Peck.

Go Set a Watchman è invece una raccolta di memorie che la giovane Lee scrisse dopo essersi trasferita a New York insieme all’inseparabile amico Truman Capote, che nel primo romanzo si nasconde dietro al personaggio di Dill, l’amico che ogni estate tornava in vacanza a casa della zia. In Go Set a Watchman l’autrice raccolse le riflessioni durante i viaggi di ritorno nell’America del profondo Sud di Monroeville, in Alabama, in cerca di memorie che dessero vita ai personaggi e alla storia da raccontare.

Essendo ancora alle prime armi, la giovane Lee fece quello che le era stato consigliato:

“Non mi ero accorta che il mio primo libro era sopravvissuto, così sono rimasta felicemente sorpresa quando la mia cara amica e avvocato Tonja Carter lo ha riscoperto”.

Secondo quanto riferito dalla casa editrice, infatti, Tonja Carter avrebbe trovato il manoscritto “in un luogo sicuro, allegato al dattiloscritto originale del Buio oltre la siepe“. La scrittrice ci ha pensato su, ha consultato altri amici e “persone di fiducia” e alla fine ha deciso di autorizzarne la pubblicazione. Go Set a Watchman verrà stampato in due milioni di copie così come era uscito dalla penna della scrittrice: nessuna modifica è stata apportata in fase di pubblicazione.

Il nuovo libro è ambientato a Maycomb, sempre in Alabama, a metà degli anni Cinquanta, 20 anni dopo Il buio oltre la siepe. Il movimento per i diritti civili stava cominciando a muovere i primi passi, tra la sentenza del 1953 della Corte Suprema che aveva abolito la segregazione nelle scuole e l’arresto di Rosa Parks nel 1955 che aveva portato a un anno di boicottaggio degli autobus nella vicina Montgomery.

In un comunicato dell’editore si legge:

“Scout (Jean Louise Finch) torna a Maycomb da New York per far visita al padre Atticus. Deve a questo punto affrontare questioni personali e politiche: cerca di capire l’atteggiamento del padre verso la società e di venire a capo con le sue emozioni verso il posto dove è nata e dove ha trascorso l’infanzia”.

 

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