Florence Gordon di Brian Morton: commedia dolce amara in stile Woody Allen

Florence Gordon, commedia dolce amara in stile Woody Allen

9 Settembre 2015 - di Daniela Lauria

NEW YORK – Florence Gordon è una esuberante settantacinquenne che vive nell’Upper West Side di Manhattan. Femminista, ebrea, divorziata, scrittrice scorbutica e attivista testarda Florence è la protagonista dell’omonimo romanzo di Brian Morton, una commedia newyorkese, dolce e amara, in perfetto stile Woody Allen.

Florence è un’adorabile rompiscatole che detesta la maggior parte delle cose che la gente trova piacevoli e ama mettere gli altri in difficoltà. A 75 anni crede di essersi guadagnata il diritto di mettere da parte pesi e responsabilità familiari per concentrarsi sulla sua eredità intellettuale. E proprio mentre è alle prese con la sua ultima fatica letteraria, un libro di memorie che il New York Times ha già caricato di lodi e aspettative ancor prima della sua uscita definendolo “patrimonio nazionale” catapultandola così sotto i riflettori, i suoi cari tornano a fare irruzione nella sua vita obbligandola a disfare quel muro di filo spinato che aveva faticosamente intrecciato intorno a sé.

Lo splendido isolamento di Florence termina quando suo figlio Daniel si trasferisce con la sua famiglia da Seattle a New York. Daniel è il figlio che ha snobbato le orme letterarie dei genitori per diventare un poliziotto, sua moglie Janine è una psicologa in procinto di avere una relazione col suo capo e la loro figlia Emily sta provando a venire a capo di una complicata storia d’amore. La burbera Florence fa di tutto per respingere gli slanci di affetto dei suoi cari, coi suoi corrosivi commenti non risparmia niente e nessuno. Ma alla fine, volente o nolente finisce col restare ingarbugliata nei loro drammi. E forse proprio per questo i personaggi che la circondano finiranno per affezionarsi a lei e non poter più fare a meno della sua voce. 

Con sofisticata arguzia e bruciante ironia Brian Morton intreccia una commedia irresistibile, all’insegna di una crudele sincerità ma anche di una sorprendente complicità emotiva. Docente alla New York University e già autore di cinque romanzi molto apprezzati dal pubblico e dalla critica americana è stato finalista nel 1998 al PEN/Faulkner Award con il suo Starting Out in the Evening.

Florence Gordon è il suo primo libro tradotto in italiano. Esce in Italia il 17 settembre edito da Sonzogno (pp. 320; € 17.50; traduzione di Maura Parolini e Matteo Curtoni)

 

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