Vini senza solfiti aggiunti, e con l'alta cucina apre Vinitaly

Vini senza solfiti aggiunti, e con l’alta cucina apre Vinitaly

7 Aprile 2014 - di aavico

VERONA – Meno solfiti aggiunti in bottiglia, e più spazio alle produzioni biologiche e all’alta cucina. E’ nel segno della qualità della vita, con tante contaminazioni col mondo dell’arte e della fotografia, l’edizione numero 48 del Vinitaly, il salone dei vini e dei distillati in programma alla Fiera di Verona dal 6 al 9 aprile.

Nei giorni del salone anche le grandi cantine della Valpolicella propongono di abbinare i loro pregiati Amarone con i piatti dello chef Nino Di Costanzo del ristorante stellato “Il Mosaico” dell’Hotel Terme Manzi di Ischia nelle cene di Marco Polo promosse da Masi, mentre la cucina di Giancarlo Perbellini celebra i 50 anni dell’Amarone della Valpolicella Santa Sofia, e il maestro di cucina Gabriele Ferron si esibisce alla Pila Vecia, la più antica riseria d’Italia (data 1650). Speri ospita nel primo giorno di Vinitaly Federico Ferrero, il vincitore di Masterchef.

Nella kermesse scaligera, inoltre, il sigaro toscano accompagnerà la degustazione dei grandi vini da meditazione. Per gli amanti della fotografia, il fuorisalone alla Gran Guardia con la mostra ”VITE. Il Mondo del vino in scena” promossa dalla produttrice Nadia Zenato che in fiera ha uno stand di grande impatto emotivo e plurisensoriale. Il Movimento turismo del vino con Vinitaly da Verona lancerà la colonna sonora di Cantine Aperte. Una serigrafia asportabile del maestro Ugo Nespolo campeggia invece sulle casse da collezione presentate nel padiglione del Piemonte da una delle cantine che ha fatto grande la Barbera, la Michele Chiarlo. L’azienda del Monferrato-Langhe è anche una delle pioniere della vinificazione senza solfiti aggiunti, di gran moda quest’anno in fiera. Per la prima volta Bisol presenta noSO2, uno spumante senza solforosa aggiunta che avvicinerà altri wine lovers al Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. Una scelta enologica condivisa dal Soavefreewine di Fattori e nel Cartizze de La Rivetta che fa parte del Wine Research Team, gruppo di 23 cantine coordinate dall’enologo Riccardo Cotarella, per la produzione di vini senza solfiti aggiunti.