Campionato mondiale di Pesto al Mortaio: Vince ancora una Donna

Campionato mondiale di Pesto al Mortaio: Vince ancora una Donna

17 Aprile 2016 - di mlantermino

Genova : Campionato mondiale di Pesto al Mortaio: Vince ancora una Donna.

(di Stefano Cecconi)

In una location meravigliosa e prestigiosa come la Sala del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale di Genova, si è tenuta ieri la 6^ edizione del Campionato Mondiale di Pesto Genovese al Mortaio. Circa 3000 persone tra ospiti, operatori della stampa e della televisione e curiosi si sono uniti a parenti ed amici dei 100 finalisti usciti da 6 selezioni che si sono tenute in Italia e all’estero. Il primo appuntamento è stato con 20 scatenatissimi bambini che hanno partecipato, con i loro mortai e pestelli, al Campionato versione mini. Ai primi colpi nei mortai, la Sala del Minor Consiglio a loro dedicata, è stata immediatamente pervasa da un’inebriante profumo di basilico. Al termine della prova, tutti sono risultati bravi avendo presentato ottimi prodotti ma Teresa, 8 anni di Genova, ha sbaragliato l’agguerrita concorrenza aggiudicandosi il titolo. Alle 11.40 invece, è stato dato il via ai 100 semifinalisti formati da 59 uomini e 41 donne. Provenienti da tutto il mondo, 22 arrivavano da Nuova Zelanda, Honolulu, Togo, Honduras, Giappone, Svizzera, Francia, Norvegia, Albania e Stati Uniti, con età che andavano dai 18 anni del più giovane ai 78 del più anziano. I pestelli hanno ballato nei mortai per tempi che variavano dai 15 minuti ai 40 che era poi il tempo limite della prova. Tra i concorrenti diverse sono state le sole tecniche di preparazione, c’era chi cominciava con le foglie di basilico, chi con l’aglio ma identici erano, per tutti, gli ingredienti a disposizione. Ogni concorrente poteva infatti portare il suo mortaio ma nelle postazioni, tutti hanno trovato foglie di basilico genovese dop, aglio di Vessalico, pinoli italiani, parmigiano 24 mesi, fiore sardo, sale delle saline di Trapani e olio extravergine di oliva della riviera ligure. Terminata la semifinale, pausa tecnica sino alle 14,30. Tutti hanno potuto godere, oltre alla visita delle sale del Palazzo, della mostra di mortai e pestelli antichi, di assaggi di oli e vini liguri e del settore dedicato alla progettazione del mortaio del futuro. La manifestazione è poi ripresa con la premiazione del designer che ha vinto, con il suo progetto di mortaio innovativo, un’assegno di 3.000,00 euro e la premiazione del partecipante proveniente da più lontano con la consegna della targa alla Neozelandese Diana Mackinlay. L’attesa, spasmodica, era però per la nomina dei 10 finalisti. Rovesciate le proporzioni iniziali con la nomina di 6 donne e 4 uomini, tutti genovesi o del genovesato ed un veneto. Alda Bernardelli, Petra Bianchi, Paolo Brovia, Davide Cocco, Massimiliano Cresta, Maria Gazzo, Alessandra Fasce, Enrica Monzani, Cinzia Scaramazzino e Giovanni Baghino hanno quindi preso posto al centro della sala e hanno dato vita alla finale. Trenta giudici hanno assaggiato con calma e professionalità il pesto dei finalisti e dopo il tempo tecnico necessario alla computazione delle valutazioni, il Presidente Panizza ha eletto il nuovo Campione del mondo di pesto al mortaio. Tra i dieci finalisti una sola è scoppiata in lacrime. Alessandra Fasce, 37 anni di Genova, aiuto cuoco in un locale di Fontanegli è salita sul palco ed ha alzato al cielo il pestello bordato d’oro. Il simbolico premio per il Campione del mondo è quindi passato dalle mani della Signora Alfonsina Trucco, ottantasettenne di Montoggio e detentrice del titolo dal 2014, a quelle della giovane ed emozionatissima Alessandra. La manifestazione terminerà questa sera con un fantastico Pesto Party durante il quale una quindicina di ristoratori genovesi offriranno agli ospiti le eccellenze del nostro territorio che vedranno come “ospite d’onore”, proprio il pesto.
Ingredienti semplici ma di altissima qualità e manualità data solo dalla passione, danno vita a questa salsa fredda, uno dei prodotti più copiati al mondo. Va creato solo con questi ingredienti. Senza aglio, con esclusione per chi ha intolleranze a questo ingrediente, non è più “il” pesto alla genovese. Chiamatelo salsa al basilico o con altro nome ma se volete l’originale, avrete bisogno degli ingredienti usati oggi dai concorrenti del Campionato ma anche dai liguri dal momento che il pesto non rappresenta solo un condimento ma è storia e cultura della Liguria e del suo popolo.

Finisco così…

…pésta  l’àggio into mortâ,                    …pesta l’aglio nel mortaio,
poi azónzi’n  pö de sâ,                               poi aggiungi un po’ di sale
‘na magnâ de boin pigneu,                     una manciata di pinoli buoni
caccia tànte frésche fèugge,                   metti tante foglie fresche
che o pestèllo o se l’inghéugge,             che il pestello se le avvolga
con do parmixàn gratòu                          con del parmigiano grattugiato
e do sàrdo stagionou,                                e del sardo stagionato
êuio fin òua se mette                                 olio adesso si mette
Pe condî trofie e trenétte…                    per condire trofie e trenette…

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