Arancini Siciliani

Arancini Siciliani

23 Novembre 2015 - di mlantermino

Roma –  Arancini Siciliani

Con il gruppo Facebook  “Quelli che non solo dolci” torniamo in Sicilia  con gli Arancini proposti dalla food blogger Ketty Vasi.

 Si dice arancino o arancina? Rotondo o a punta? Zafferano si o zafferano no? Panatura con uovo o pastella?
Tutte queste domande ne fanno la ricetta della discordia per il popolo siciliano, chiarire una volta per tutte le varie diatribe è impossibile, ma possiamo almeno divertirci a capire il perché di tale contesa.

L’origine di questa pietanza risale alla dominazione araba, è risaputo che il riso era un alimento fondante nella dieta di questi popoli, aromatizzato con zafferano e arricchito da verdure, carne e altri aromi veniva collocato su un vassoio al centro della tavola ed i convitati si servivano allungando una mano e componendo gli originali arancini, la panatura fu un’invenzione successiva, utile a rendere “trasportabile” il pasticcio di riso, qualcuno attribuisce la genialata a Federico II, il quale non voleva privarsene durante le lunghe battute di caccia.

Tempo di realizzazione.
6 ore

Ingredienti per 24 arancini.

Per il riso.
1 Kg di riso.
2,2 litri di acqua.
120 g di burro.
20 g di sale 20 g di dado (2 dadi).
2 bustine di zafferano (oppure 100 g di passata di pomodoro se lo volete colorato).

Per il ragù.
1 cipolla.
1 carota.
1 gambo di sedano (io non l’ho messo).
2 foglie di alloro.
250 g di macinato di maiale.
250 g di macinato di manzo.
200 g di piselli.
500 ml di salsa di pomodoro (oppure 2 cucchiai si concentrato di pomodoro con 2 bicchieri d’acqua).
1 bicchiere di vino bianco (io ho usato il rosso).
q. b. Sale, pepe e olio extra vergine d’oliva.

Formaggio tipo caciocavallo, o mozzarella, o provola tagliata a dadini uno per ogni arancino.

Per la panatura.
1-2 uova.
Pangrattato (potete usare metà pangrattato e metà farina di mais).
Potete sostituire l’uovo con una pastella preparata con 100 g di acqua e 100 g di farina.

Preparare il riso.
Riempire una pentola con l’acqua ed unire il dado, il sale, il burro e lo zafferano e portare ad ebollizione, appena comincia a bollire unire il riso mescolare fino a far asciugare tutta l’acqua.
Dopo versarlo in un contenitore largo, tipo un vassoio e lasciarlo raffreddare.

Preparare il ragù.
Fare un soffritto con cipolla, carota e olio e.v.o, poi unire le carni e rosolare.
Aggiungere il bicchiere di vino e fare sfumare, dopo unire l’alloro, i piselli, la salsa di pomodoro, sale e pepe. Cuocere a fuoco lento. Raffreddare.

Formare l’arancino mettendo un paio di cucchiai di riso in una mano, schiacciare al centro a formare una conca, versare all’interno un cucchiaino di ragù, un cubetto di formaggio, chiudere con dell’ altro riso e modellarlo per dare la forma tonda o se ci riuscite a mano quella a punta.
Una volta che avete tutti gli arancini pronti potete scegliere se passarli nell’uovo e poi nel pangrattato oppure preparare una pastella con 100 g di acqua e 100 g di farina, immergerli nella pastella e poi nel pangrattato.
Infine friggere in abbondante olio di semi.

Ho utilizzato metà pangrattato e metà di farina di mais mischiata per impanare.
Metà li ho preparati con l’uovo e sono venuti più croccanti, personalmente mi sono piaciuti molto, mentre quelli preparati con la pastella sono più morbidi ed amalgamati, altri commensali hanno preferito questa versione. La prima volta potete provare anche voi a farli entrambi e scegliere quella che più vi piace.

 

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Chi è Ketty Vasi.

Mi chiamo Ketty, sono siciliana di Messina, l’amore per la cucina mi è stato tramandato da mia nonna e si mescola con i miei studi di dietista. Amo preparare soprattutto i dolci, in casa mi chiamano “la regina dei biscotti”. Ho anche tante altre passioni che si intrecciano per una vita stimolante e creativa, anche grazie a Willy, il mio pazzo amico beagle. Devo fare sempre i conti con la mia insaziabile voglia di conoscenza, mi piace condividere con gli altri le cose che imparo e confrontarmi, per questo è nato il mio blog, che tenta di raccogliere i pezzi confusi di me.

Potete trovare Ketty nel suo blog “Pausa Caffè” cliccando qui

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Ketty Vasi