Ashley Madison, cosa fare e cosa non fare se eri iscritto

Ashley Madison, cosa fare e cosa non fare se sei iscritto

27 Agosto 2015 - di aavico

ROMA – Oltre 30 milioni di utenti colpiti dall’attacco hacker al sito per incontri Ashley Madison. Sito frequentato principalmente da gente sposata e, ultimamente, da hacker che minacciano di pubblicare on line nomi, cognomi e indirizzi degli utenti. Una storia che coinvolge anche molti italiani, secondi solo dopo gli Usa per numero di iscritti. Ma se sei iscritto al sito come bisogna comportarsi ora? Prima di tutto bisogna specificare che gli indirizzi email pubblicati non provano necessariamente che i loro proprietari siano dei traditori, potenziali o effettivi. E nemmeno che si siano iscritti al sito. Questo perchè Ashley Madison non validava gli indirizzi email inseriti.

Ma come verificare se la nostra mail è stata diffusa o meno? Diversi siti consentono di fare una ricerca sul proprio indirizzo email (o su quello altrui) per vedere se faccia parte di quelli diffusi su internet. Semplice e veloce come fare una ricerca su Google, senza dover andare a scaricare tutti i 10 GB di dati. Ashley.cynic.al e Trustify sono tra questi. Ma anche qui il consiglio degli esperti è di evitarli, perché potrebbero raccogliere e svelare proprio quelle informazioni riservate che si teme siano state diffuse. In particolare il ricercatore di sicurezza Troy Hunt ha rilevato come Trustify mandi delle email a persone il cui indirizzo sia stato cercato da qualcuno nel proprio motore di ricerca.

E allora, come scrive Carola Frediani per La Stampa,

“tra i consigli che arrivano dai consulenti di sicurezza, c’è semmai quello di cancellare, se possibile, l’account email usato per registrarsi al sito di Ashley Madison. E in ogni caso di cambiare le password. Non solo: anche chi frequenta altri siti di dating dovrebbe ragionare su quali rischi stia correndo. Da una analisi delle email interne del management di Ashley Madison, condotta dal giornalista Joseph Cox che segue da vicino la vicenda, è emerso che almeno unconcorrente del sito aveva gravi problemi di sicurezza: ovvero era possibile accedere ai dati degli utenti. Tanto che il fondatore di Ashley Madison, stando alla ricostruzione di Motherboard, voleva provare ad hackerare il sito rivale”.