Donne, simulare il piacere? Non serve: l'uomo se ne accorge

Donne, simulare il piacere? Non serve: l’uomo se ne accorge

19 Maggio 2014 - di Claudia Montanari

ROMA – Simulare il piacere con il proprio compagno? Non solo non serve ma può essere anche controproducente. Una recente ricerca scientifica ha infatti dimostrato che l’uomo molto spesso si rende perfettamente conto che la donna sta fingendo e per non creare problemi fa finta di nulla. Questa “doppia finzione” porta ad un silenzio che alla coppia può fare male.

Insomma, brutta notizia per moltissime donne: i dati della Società Italiana di Medicina Generale hanno infatti dimostrato che a fingere regolarmente il piacere è circa il 42% delle donne. Una percentuale molto alta, quasi 1 donna su 2. Eppure, secondo uno studio canadese gli uomini se ne rendono perfettamente conto.

Scrive Irma D’Aria su D Repubblica:

“Lo studio ha preso in esame 84 coppie che hanno compilato un questionario sulla loro soddisfazione sessuale e un altro in cui gli si chiedeva quanto fossero soddisfatti, secondo loro, i partner. Comparando le risposte, i risultati combaciavano perfettamente nel senso che la percezione del livello di soddisfazione del partner era quasi sempre corretta. Secondo i ricercatori dell’Università Waterloo in Ontario, questi risultati aiutano a demolire l’idea che uomini e donne non riescano a capirsi”.

Ma perché si finge? Si legge su D Repubblica:

“I dati della Società Italiana di Medicina Generale rivelano che il 12,2% delle donne non ha mai provato un orgasmo, il 33,6% non riesce a raggiungerlo e il 42,2% finge regolarmente. Ma perché si finge? “Alcune donne lo fanno per non essere giudicate fredde o frigide, per evitare l’accanimento del partner nel raggiungere l’orgasmo a tutti i costi o per concludere in fretta un rapporto indesiderato” spiega il dottor Marco Rossi, sessuologo e psicoterapeuta. “Questo studio conferma che la finzione è spesso percepita, come per una questione di sesto senso e uomini e donne hanno livelli di percezione simili riguardo la soddisfazione sessuale del partner”.

Insomma, secondo gli studi fingere l’orgasmo è una vera e propria arte:

“Uno studio pubblicato negli Archives of Sexual Behaviour ha comparato le vocalizzazioni della donna durante il rapporto sessuale alla tempistica dell’orgasmo maschile, rilevando un forte legame fra i gemiti femminili e l’eiaculazione del maschio: “gemiti e sospiri non sono una reazione involontaria alle prodezze sessuali maschili, ma uno strumento che le donne usano consapevolmente per esercitare un’influenza sulla risposta sessuale del partner”. Infatti, nello studio molte donne hanno esplicitamente ammesso di ricorrere “all’uso tattico delle vocalizzazioni durante il rapporto sessuale”. “Quando la donna prova disagio, dolore, noia, stanchezza o semplicemente non c’è abbastanza tempo perché l’incontro sessuale duri più a lungo, è possibile che essa emetta queste particolari vocalizzazioni che eccitano l’uomo e lo portano più velocemente all’orgasmo” spiega il sessuologo”

Appurato dunque che fingere è inutile, perché porterebbe solo ad umiliare il partner, cosa deve fare la donna? Meglio, spiega il dottor Rossi, essere sincere e confessare che l’orgasmo non è ancora arrivato e dire: “Non sono ancora venuta, ti va di darmi una  mano?”:

“E’ bene parlarne sempre con tatto e rispetto all’altro, con l’obiettivo di creare un incontro e non uno scontro. Ad esempio, la donna può guidare il partner dando indicazioni su come vorrebbe essere sfiorata, baciata e toccata”.