Porno in rosso: produzione giù del 95% per l'uso preservativo

Adolescenti italiani: preservativo e andrologo, i due sconosciuti

8 Ottobre 2013 - di Mari

ROMA – Sesso, due adolescenti italiani su tre sono a rischio. I pericoli maggiori sono le malattie sessualmente trasmissibili e le gravidanze indesiderate. Ma anche semplici patologie come il varicocele che solo una visita dall’andrologo può diagnosticare.

Solo il 7% dei ragazzi delle scuole superiori usa il preservativo quando ha un rapporto per proteggersi da Hiv e altre malattie. La percentuale sale al 90% per evitare gravidanze, ma il risultato è che solo un giovane su tre usa sempre il profilattico. Il 27% addirittura non ne ha mai comprato uno.

I dati arrivano dallo studio pubblicato sull’archivio italiano di urologia e andrologia che, per la prima volta, esamina la salute sessuale dei diciottenni dopo l’abolizione della visita di leva nel 2005.

Lo studio rivela anche altri comportamenti a rischio dei giovanissimi: l’80% degli under 18 beve troppi alcolici e il 40% abusa di droghe. Rischi per la salute e anche per le performance sessuali.

Il problema è che dal momento del primo rapporto fino a quando si ha una vita relazionale stabile i ragazzi non hanno informazioni serie, e in caso di dubbi non sanno a chi rivolgersi, finendo per cercare notizie sul web o dagli amici, fonti spesso non proprio affidabili.

Questo nonostante i problemi andrologici colpiscano anche gli adolescenti: quasi il 18% di loro, per esempio, soffre di variocele, la dilatazione delle vene dei testicoli che provoca un aumento della temperatura locale che può portare anche all’infertilità. Il 4% è affetto da criptorchidismo, cioè ha i testicoli che non sono adeguatamente scesi nello scroto, più del 3% ha il frenulo corto. Tutti problemi facilmente diagnosticabili, ma solo se ci si rivolge ad un medico.