“Maxi collane”, nuovo trend: ecco il mio acquisto

3 Febbraio 2014 - di Claudia Montanari

Se c’è un trend che negli ultimi tempi è più presente di Ilaria D’Amico e Gigi Buffon sulle copertine dei giornali di gossip, questo è indubbiamente quello delle “collane grosse”.
E io, da maniaca di shopping quale sono, non potevo certo farmelo sfuggire.
Qualche giorno fa vi ho anticipato che, in merito all’acquisto della mia maxi collana, avevo qualcosa da raccontarvi.
A seguito della mia visita a Copenhagen avvenuta i primi giorni di Dicembre di cui presto vi racconterò qualcosa, e a seguito anche dei doni di Natale, nei primi giorni del 2014 avevo deciso di fare un po’ di spending review.
Il fatto è che io a Natale ho da sempre questo brutto vizio di non regalare candele che ritengo più banali delle paillettes a Capodanno, così il mio conto in banca piangeva.
Ovviamente la mia decisione è durata meno delle relazioni di Nicole Minetti e tempo 48 ore ero già in giro per negozi.
Ho speso 50 euro per un mascara (ma insieme c’era pure il primer che allunga-incurva-e-prepara-le-ciglia, me l’ha giurato la commessa) 22,70 euro per uno smalto Chanel, 90 euro per un maglione (da Stefanel stava-tutto-in-liquidazione), un anello Pandora che io odio Pandora, la giudico la copia vorrei-ma-non-posso di Dodo, ma quell’anellino era così carino, 60 euro di libri alla Feltrinelli (di cui 19,50 riservati a quell’adorabile stupidaggine de “La vendetta veste Prada“) una 50ina di euro in erboristeria per prodotti che mi saranno più inutili dell’ abbonamento in palestra.
E tante altre cosine che non sto qui ad elencare che da laggiù qualcuno mi vede (ciao mamma, ciao).
Nonostante questo, non ero ancora soddisfatta. C’era in me qualcosa come un vuoto, che non riuscivo a spiegarmi. Un malessere latente.
Poi, a seguito di un profondo lavoro interiore, ho capito.
Avevo bisogno di una di quelle collane che vanno di moda adesso. Grosse, pesanti, squisitamente pacchiane.
Con perle che sembrano palle da golf e strass palesemente farlocchi che due volte su due tirano i fili ai maglioni, con paillettes eccessivi e che con i loro due chili di peso ci fanno venire la gobba ma-chi-se-ne-importa perché sono trendy.
Una necessità improcrastinabile.
E qual è quel posto in cui entri con problemi a vagonate (tipo “che mi metto all’aperitivo per far schiattare le amiche?“) e ne esci con soluzioni? Esatto, H&M.
Così, ecco qui. La collana l’ho presa. Solo che più grossa di questa qui non sono riuscita a comprarla. Giuro, io volevo le piume, volevo i brillocchi tarocchi.
E invece le mani andavano dove volevano loro e mi son dovuta accontentare di una collana banale.
Però pesa da morire, giuro. Così la gobba viene pure a me e posso dire ma-chi-se-ne-importa.
Detto questo, a Roma questi giorni sta diluviando. Io sto sopravvivendo a colpi di impermeabilità di Woolrich, cashmere e biker boots. Oltre, ovviamente, ad una buona dose di tè caldo.
Woolrich mania Cashmere contro il freddo Biker boots contro la pioggia