Donne che amano le ballerine… e uomini che le odiano: perché?

12 Febbraio 2014 - di Claudia Montanari

Parola d’ordine? Indecisione. Anzi, #indecisione, con l’hashtag che fa tanto figo.

Innanzitutto, questa mattina non so cosa mettere sopra i pancake: Nutella o marmellata?

Secondo, in non più di 10 minuti devo riuscire a mangiare i pancake, farmi la doccia, truccarmi e vestirmi e non so quale colore abbinare alla camicia celeste: antracite o bianco?

Terzo… beh, il terzo è più complesso.

In questi giorni di pioggia mi trovo qui, davanti al pc, con una tazza di tè in mano e gli Hunter accanto alla porta di casa insieme all’ombrello che ormai sono tutt’uno, e penso alla primavera. Penso al sole, alle giornate più lunghe, alle temperature miti.

E alle ballerine.

Sì, perché per chi non lo sapesse, per noi donne primavera è sinonimo di ballerine. Quelle scarpe tanto odiate dagli uomini e tanto amate dall’emisfero femminile del globo. Così comfy, smarty, easy e chic. Insomma: l’equivalente delle pantofole rosa con i pupazzetti e il pelo, quelle che oltre che comode sono pure carine.

I maschi devono farsene una ragione: noi donne impazziamo per le ballerine. In realtà il motivo per cui a loro non piaccia questo tipo di scarpa per me era ancora un mistero.

Dopo un’attenta ricerca sul web e sul campo (ovvero dopo aver chiesto agli uomini di casa -papà- fidanzato, colleghi e amici) sono giunta alla conclusione che l’uomo non veda di buon occhio la ballerina perché la trova lontana dal proprio modello di donna stereotipata sopra una pump (magari rossa in vernice) tacco 12 tutto il giorno.

“La ballerina non è sexy”, “con la ballerina camminate a papera”, “se non avete le gambe lunghe due chilometri le ballerine vi regalano le caviglie a salsiccia”.

No dico, scherziamo?

Allora. Essendo noi donne multitasking, non posso stare qui a ciarlare che 12 ore su un tacco 12 per noi sia cosa impossibile. Non lo è. Se però passiamo una giornata intera sui tacchi, ci andiamo a lavoro (e con i mezzi), passiamo al super a fare la spesa, andiamo a prendere la cuginetta a scuola, ci andiamo pure in palestra che “non ho il tempo di passare a casa a cambiarmi e il borsone me lo sono portato dietro da stamattina”, ecco insomma, poi non vi lamentate se tornate a casa siamo inviperite che nemmeno Emma Marrone ai tempi delle presunte corna di Stefano De Martino con Belen Rodríguez.

Anche perché, diciamolo, voi non vi rendete nemmeno minimamente conto di cosa voglia dire stare su uno stiletto tutto il giorno. Perché quando usciamo insieme e abbiamo il tacco 12 voi correte pure. Pretendete che vi stiamo dietro senza esitazione, siete insofferenti se rimaniamo incastrate in un sampietrino o peggio, in un tombino. Non mostrate la minima sensibilità per noi se dopo ore e ore sui tacchi ci lamentiamo di aver male ai piedi.

Insomma, a noi le ballerine piacciono. Piacciono perché sono comode, perché ci puoi correre per le vie della città senza rischi per caviglie e ginocchia. Ci piacciono perché sono il giusto compromesso tra eleganza e praticità. Perché al contrario dello stivale, la puoi mettere anche quando la temperatura è sopra i 19 gradi e non rischiare che i piedi diventino caciotte. Perché al contrario della scarpa da tennis, ci puoi andare anche a lavoro. E perché, al contrario del sandalo, ci puoi andare a lavoro e non ti si infangano nemmeno piedi.

Dunque, in questi giorni la mia mente è pervasa dall’indecisione. Io che sono capace di mettere un eyeliner senza sbavare, che so correre sotto la pioggia con l’ombrello aperto, il borsone della palestra in una mano, la borsa da lavoro nell’altra e contemporaneamente riesco pure a scrivere una mail sul cellulare, ho un dilemma latente che mi consuma l’anima.

Ovviamente, il dubbio amletico è: quale ballerina scegliere? Ho trovato delle meravigliose ballerine griffate Salvatore Ferragamo, 350 euro di puro amore. La scelta purtroppo è ardua: la prima infatti è in vernis, la seconda in camoscio. La camoscio la adoro ma mi da l’idea che si sporchi solo a guardarla. La vernis è bellissima ma pare sia un po’ “dura” soprattutto all’inizio:

 

Salvatore Ferragamo

 

 

 

Chanel

 

 

Chanel

 

 

 

Tory Burch

 

Insomma, la mia ricerca alla ballerina perfetta inizia qui.

Intanto, per accontentare un po’ tutti, l’altro giorno mi son comprata anche un paio di scarpe altissime. Da Cinti, che secondo il mio modesto parere in quanto a rapporto qualità/prezzo non lo batte nessuno. Scarpe in pelle, morbide e comode e allo stesso tempo dalla linea glamour e, soprattutto, da non lasciarci il portafogli.

 

Zeppe Cinti