Elisa, sono indipendente ma voglio fare musica pop

Sanremo, Elisa: abito nero e tatuaggio in bella vista FOTO

13 Febbraio 2016 - di Silvia_Di_Pasquale

Sanremo, Elisa: abito nero e tatuaggio in bella vista per la sua esibizione da ospite nella quarta puntata del Festival di Sanremo. Emozionatissima, l’artista ha cantato un medley aperto da “Luce”, il brano con cui ha vinto a Sanremo nel 2001, poi “L’anima vola” e “Gli ostacoli del cuore”, il brano scritto da Ligabue. Chiusura con il nuovo brano, “No Hero”.

Carlo Conti, alla fine dell’esibizione di Elisa, ha poi annunciato titolo e uscita del nuovo album della cantautrice friulana: è On e uscirà il 25 marzo per Sugar. L’album è il nono disco in studio dell’artista e uscirà a tre anni di distanza da “L’Anima Vola”. E’ anticipato in radio dal singolo “No Hero” con il quale Elisa torna all’inglese.

Elisa è sposata con Andrea Rigonat. Hanno due figli: Emma Cecile, nata il 22 ottobre 2009, e Sebastian, nato il 20 maggio 2013. In un’intervista a IoDonna ha spiegato: “La nascita dei figli mi ha aperto moltissimo: la storia con Andrea è stata un regalo. Oggi ho una stabilità diversa e mi butto di più nelle cose senza timore che mi possano cambiare”. Sul fatto di fatto di lavorare insieme al suo uomo ha dichiarato:

“L’altro comprende meglio i tuoi tempi, e si riesce a vedersi di più. Però bisogna saper gestire i momenti tesi: noi abbiamo orari “svizzeri” e non lavoriamo mai a casa, dove non ci sono strumenti musicali. E poi abbiamo due studi separati. Certe coppie hanno anche le camere da letto separate… e forse hanno ragione, perché quando ti ritrovi scatta qualcosa… Comunque Andrea ha anche una band tutta sua con cui fa cose tremendamente rock, suona ai motoraduni a petto nudo: sono gelosa e lo vorrei così anche ai miei show”.

Per quel che riguarda il suo carattere afferma: “Non faccio tanti progetti. Ho poche aspettative e vivo molto nel presente. Il lato pragmatico si è sviluppato con l’arrivo dei figli. Ti fanno cambiare il modo di pensare: pensi per altri, cambi il tuo software. Sviluppano la creatività perché sono la creatività in persona, senza nessun ostacolo. Che in effetti non dovrebbe esistere. Hanno ragione loro. E i Beatles, miei eroi assoluti”.