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Sabina Guzzanti, lite in spiaggia: “Mio diritto la battigia”

24 Agosto 2015 - di luiss_edalto

 

ROMA – Lite in spiaggia tra Sabina Guzzanti e la proprietaria di uno stabilimento di Albissola Marina. La regista qualche giorno fa è andata con il suo cane a fare il bagno entrando da uno stabilimento alle 7 del mattino. Poi si è stesa su un asciugamano ma a quel punto, racconta lei su Facebook, è stata cacciata:

Giunta in battigia, però “mi hanno cacciata dicendo che non potevo restare perché quello spazio è di proprietà dello stabilimento, ma entro 5 metri dalla riva la spiaggia è pubblica e la legge non dice che te ne devi andare”. E ancora: “alle 7 di mattina lo stabilimento era chiuso, non è che non volessi pagare”. Questo secondo il suo racconto fatto al Corriere della Sera, al quale su Facebook aggiunge: “I nostri corrottissimi politici hanno venduto le nostre SPIAGGE…In questo caso, secondo voi, cosa significa legalità? Rispettare una legge ingiusta o ribellarsi? Io ho scelto la seconda. Se fossimo in tanti a dire che le spiagge non si vendono, i nostri aspiranti colonizzatori batterebbero in ritirata. Ce le vedete le questure piene di cittadini in costume da bagno?”.

Al Corriere la titolare del Bau Bau Village, Elisabetta Dall’Orto, ha risposto: “La signora ha fatto il bagno e si è stesa con le sue cose sulla battigia davanti a noi proprio mentre i bagnini la stavano ripulendo: le abbiamo chiesto di spostarsi e lei ci ha insultati, l’hanno sentita anche i vigili chiamati da me al telefono. Il problema non era il bagno, se ce lo avesse chiesto la facevamo passare anche gratis, ma lei si è stesa sulla battigia e non voleva spostarsi: non è vietato passare, ma sostare sì”.

Chi ha ragione? In realtà non è chiaro per via delle norme comunali e statali che si sovrappongono: il sindaco due anni fa aveva approvato un’ordinanza che rendeva gratuito il transito in spiaggia e la balneazione. Non la sosta, quindi. Ma nel 2011 era stata approvata una legge dello Stato che parlava di “fruizione” gratuita della battigia. E il termine può includere anche la sosta, ma ovviamente non è abbastanza chiaro.