Romina Power confessa: "A 9 anni volevo farmi suora"

Romina Power, la rabbia e il dolore verso la malattia: “Fate…”

31 Ottobre 2016 - di Claudia Montanari

ROMA – Romina Power, la rabbia e il dolore verso la malattia: “Fate prevenzione!”. Una Romina Power a cuore aperto quella che, in una bellissima intervista a Savino Petruzzelli per NurseTimes, racconta il delicato momento e il dolore vissuto a seguito dalla perdita della madre, che nel 2011 le è stata portata via da un tumore di cui soffriva da tempo. Come si legge sull’articolo, Romina Power ha raccontato nel suo libro, “Ti prendo per mano”, i momenti della malattia della mamma Linda e il dolore che ha provato a seguito della sua morte. La donna, racconta Romina, non ha mai perso la voglia di combattere e di vivere e Romina racconta quei momenti senza mancare mai di leggerezza, sensibilità e delicatezza:

“Ho deciso di scrivere il libro dal titolo forse per colmare il vuoto che mi aveva lasciato dentro mia madre, dopo aver vissuto quattro anni così intensi, in simbiosi con lei. Quando è mancata mi è rimasto questo enorme vuoto e ho iniziato a scrivere, romanzando la storia. La realizzazione del libro non è stato difficile, era un modo per mantenere un contatto con mia madre”.

Nell’intervista, Romina Power riconosce anche l’importante e delicato lavoro dell’infermiere e spiega di avere molto rispetto per tutte quelle persone che aiutano i malati durante il percorso delle malattie:

“Scegliere una professione molto delicata quale quella dell’infermiere non è affatto semplice o scontata: bisogna amare molto la gente e avere una compassione innata per coloro che soffrono; c’e molta dedizione in un lavoro del genere”.

Secondo Romina Power la figura dell’infermiere è fondamentale, spiega Savino Petruzzelli:

“Infatti nel nostro percorso di vita, afferma, possiamo essere protagonisti di mille accadimenti che potrebbero legarci,  in maniera più lieve o meno, proprio a figure che in un primo momento possono sembrarci estranee, quale per l’appunto quella dell’infermiere, ma che con il passare del tempo impariamo ad apprezzare ed amare; dal canto mio io li ammiro tanto!”.

Infine, Romina lancia un appello e invita tutti a fare prevenzione:

“La prevenzione prima di tutto! Piuttosto che scoprire di avere un cancro e poi curarlo, possiamo mettere in atto utili strategie per prevenire il “male del secolo” quali ad esempio un corretto regime di vita alimentare unito ad una buona e sana attività fisica”.