Maria De Filippi da Fabio Fazio: “Sono ipocondriaca, forse supero Verdone”

Milly Carlucci e Maria De Filippi in tribunale per dei tweet

9 Febbraio 2016 - di luiss_edalto

ROMA – Maria De Filippi-Milly Carlucci: guerra social in tribunale. Tweet “comprati” per vincere un premio televisivo. E il sospetto che questa accusa sia stata messa artatamente in rete per diffamare  l’avversario tv. E’, semplificando, la trama della diatriba social, ora anche giudiziaria, che contrappone Maria De Filippi a Milly Carlucci. Le due, conduttrici Mediaset e Rai, erano in lizza nei mesi scorsi per vincere un premio tv con le rispettive trasmissioni, Amici per la prima e Ballando con le Stelle la seconda.

Ma secondo la querela depositata da Milly Carlucci sarebbe partita proprio in quei giorni una tempesta di tweet che metteva in dubbio l’autenticità del seguito della sua trasmissione. Ora la De Filippi, solo persona informata dei fatti, dovrà chiarire in tribunale se fosse a conoscenza di questi profili social. Ecco cosa spiega il Corriere della Sera:

Era la sera del 25 maggio quando su Rai Uno andò onda in prima serata il Premio Regia Televisiva. Una delle novità della trasmissione fu l’introduzione della categoria Social Tv con relativa assegnazione di un premio cui gli spettatori partecipavano votando con appositi hashtag su Twitter. A contendersi la vittoria furono proprio «Ballando con le stelle» e «Amici». A poche ore della proclamazione del vincitore, una serie di tweet partiti dall’indirizzo @defilippi_M e rilanciati con forza nella pagina Facebook «Trash Italiano» insinuò che la Carlucci avesse compiuto dei brogli per ottenere il premio. Accuse che costrinsero Rai Uno, impossibilitata in quei pochi minuti a verificare la fondatezza dell’attacco, a declassare il premio in semplice menzione con danni enormi alla trasmissione della Carlucci, che era avviata alla vittoria. Subito la presentatrice reagì depositando una querela contro ignoti. Ora la procura intende chiarire se la De Filippi fosse a conoscenza dell’offensiva social.