Martina Stoessel (Violetta) Karol Sevilla pronta a rimpiazzarla?

Martina Stoessel (Violetta) Karol Sevilla pronta a rimpiazzarla

14 Marzo 2016 - di Silvia_Di_Pasquale

Martina Stoessel (Violetta) Karol Sevilla pronta a rimpiazzarla? Secondo quanto riportato dal sito Pronto.com, l’attrice e cantante messicana, classe 1999, potrebbe prendere il posto della cantante argentina. Attualmenete Karol è la nuova protagonista di un nuovo progetto Disney Channel, Soy Luna, dove interpreta “Luna” e recita con l’attore italiano Ruggero Pasquarelli. Capelli lunghi, castana, la Sevilla si prepara a diventare il nuovo idolo delle giovanissime. “Luna è come un supereroe, va sempre verso le cose difficili e mi identificano molto con lei, una ragazza che sta imparando a vivere le cose nuove, in un altro paese e nuovi amici”, ha detto il messicano di 16 anni. “Abbiamo un grande riferimento (Violetta) che è stato un boom e raggiungere quello ottenuto da loro sarebbe fantastico”, dice Karol Siviglia con una certa trepidazione. E aggiunge: “In fondo non siamo a conoscenza delle dimensioni del progetto”.

Intanto Martina Stoessel continua la sua carriera artistica e ha appena finito di registrare il suo nuovo album.Per farlo è andata in California, supportata sempre dalla sua mamma, dall’amica Mercedes Lambre e da una serie di artisti che hanno collaborato con lei alla realizzazione del disco. C’è poi tanta attesa per l’uscita del film Tini El Gran Cambio de Violetta, girato tra la Spagna e l’Italia. Eppure la cantante, nonostante il successo, sembra essere quella di sempre. Una ragazza semplice, che non si è mai atteggiata a diva. Forse è proprio questa la chiave del suo successo.

“In realtà sopra il palco sono una persona, e sotto, un’altra, molto tranquilla. Non che mi dimentichi di quello che vivo ad ogni show, quando il sipario si chiude, ma posso andare e rilassarmi dopo l’adrenalina vissuta. Arrivo in albergo, faccio la doccia, mangio e vado a dormire. Mi piace molto stare sul palco, ma poi di nuovo essere solo e sempre Tini”, queste le parole di tini i  una vecchia intervista.