Lily-Rose Depp troppo magra: "Figlia di Johnny va aiutata" FOTO

Lily Rose Depp troppo magra: “Figlia di Johnny va aiutata” FOTO

11 Ottobre 2016 - di Claudia Montanari

LOS ANGELES – Lily Rose Depp troppo magra: “Figlia di Johnny va aiutata” FOTO. Ha solo 17 anni ma è già una it girl: Lily-Rose Depp, non a caso, è figlia di Johnny Depp e Vanessa Paradis, due tra gli attori di Hollywood più fascinosi e discussi degli ultimi anni. Nonostante sia considerata già un’icona di moda da migliaia di ragazze in tutto il mondo, però, Lily-Rose è spesso protagonista dei tabloid americani di gossip per la sua magrezza estrema: in effetti la ragazza è quasi scheletrica. Più volte è stato lanciato l’allarme dei fan, che hanno paura che la loro beniamina possa avere problemi alimentari. Dopo alcune settimane di silenzio, l’allarme è tornato in queste ore dopo che la figlia di Johnny Depp è stata paparazzata in quel di Los Angeles con un look che ha evidenziato la sua estrema magrezza: jeans neri e canotta, entrambi aderenti, hanno messo in risalto il suo fisico esile. “Troppo esile”, hanno scritto sul web, tanto da destare il sospetto di un suo presunto problema alimentare. Su Twitter un fan ha scritto:

È troppo magra, questa ragazza va aiutata!”. E ancora “Un conto è tenere alla linea, un conto è la malattia. Lily-Rose non ha una magrezza sana, sembra quasi anoressica” ha scritto un altro fan allarmato.

Di certo, questi non sono stati momenti facili da affrontare per Lily Rose Depp e forse la situazione famigliare disagiata potrebbe riflettere sul suo stile alimentare. Suo padre è infatti reduce dalla causa di divorzio dall’ex moglie Amber Heard, diventato effettivo il 16 agosto. L’attrice ha anche accusato l’ex marito in tribunale di violenza domestica, fatto sempre smentito da Depp. I due si sono conosciuti nel 2011 sul set di The Rum Diary e si sono sposati nel febbraio 2015. Andranno in beneficienza in favore di donne vittime di abusi e di bambini malati i 7 milioni dell’assegno di divorzio. Lo ha annunciato l’attrice che spiega: “Come si capisce dalla nota dell’ordine restrittivo rilasciata dal tribunale il denaro non ha giocato alcun ruolo per me. L’unica eccezione riguarda il fatto che ora potrò donare la somma in beneficenza e, facendo questo, aiutare coloro che non hanno possibilità di difendersi”.