Letizia Ortiz total black: gonna e tacchi a spillo FOTO

Letizia Ortiz total black: gonna e tacchi a spillo FOTO

12 Ottobre 2017 - di Silvia_Di_Pasquale

MADRID – Letizia Ortiz torna a mostrarsi in pubblico dopo che per più di una settimana ha rinunciato ai suoi impegni istituzionali. La Spagna sta attraversando una delicata fase storica per via del tentativo della Catalogna di separarsi dal resto del Paese. In realtà, la regina non ha preso parte a una manifestazione pubblica, bensì al funerale di José María Corona, l’uomo che si occupava della sicurezza dei due sovrani. Un personaggio a loro legatissimo e questo spiega perché tanto Felipe quanto la sua consorte non potevano mancare a dare il loro ultimo saluto a Corona.

Per l’occasione Letizia Ortiz ha scelto un look dettato dalla situazione. Un outfit total black. Gonna midi nera, abbinata a una maglia a collo alto e scarpe décolleté dello stesso colore. Eppure, nella sua semplicità, la regina è riuscita a mostrarsi in tutta la sua sensualità. Ormai l’ex giornalista è un’icona di stile e bellezza, così come lo sono Kate Middleton, Rania di Giordania, Charlotte Casiraghi, Mary di Danimarca e la sceicca Mozah del Qatar.

Intanto nelle scorse ore il premier spagnolo Mariano Rajoy ha dato cinque giorni di tempo al presidente della Generalitat de Catalunya  Carles Puigdemont per “confermare se nel suo intervento all’Assemblea catalana ha dichiarato o no l’indipendenza della Catalogna”. Il leader nazionalista avrà poi tempo fino alle 10 del mattino di lunedì 16 ottobre “per correggere le sue parole”. L’ultimatum potrebbe attivare la procedura che – in base all’articolo 155 della Costituzione – può portare al commissariamento della Generalitat e all’azzeramento di ogni autonomia della regione. 

“È un momento grave per la nostra democrazia”, ha detto Rajoy al Congresso accusando Puigdemont di avere organizzato “un attacco sleale e pericoloso alla Costituzione, all’unità della Spagna e alla convivenza pacifica dei cittadini, senza curarsi delle leggi e delle sentenze della Corte costituzionale”.