Keanu Reeves, vita privata: il dramma della moglie e figlia morte

Keanu Reeves, vita privata: il dramma della moglie e figlia morte

1 Marzo 2016 - di Claudia Montanari

LOS ANGELES – Keanu Reeves, vita privata: il dramma della moglie e figlia morte. È conosciuto ai più per il suo indimenticabile e magistrale ruolo di Neo nella trilogia di film di fantascienza Matrix: Keanu Reeves, classe ’64 (51 anni) è considerato da sempre un sex symbol e durante la sua carriera ha partecipato a numerosi film di successo. Quello che però non tutti sanno, è che la sua vita privata è stata più volte sconvolta e messa alla prova da una serie di drammatici eventi, a partire dalla leucemia che ha colpito la sorella, Kim Reeves (da sempre unico e vero punto di riferimento dell’attore) e della prematura e traumatica morte prima della figlia e poi della fidanzata, Jennifer Syme. Ma andiamo con ordine.

Come ha ripetuto sovente in molte interviste, Kim è da sempre la vera ed unica famiglia di Keanu, nonché la sua migliore amica. I genitori dei due, infatti, si sono separati quando Keanu e Kim erano molto piccoli. La sorella Kim, però, si è ammalata di leucemia, attualmente è invalida al 100% ed ha vissuto per molto tempo a Capri, per cercare ristoro dalla sua malattia. Keanu non ha mai smesso di occuparsi di lei. Ma la vita privata dell’attore è velata da altri fatti molto drammatici.

Attualmente, infatti, l’attore si dice felicemente single. Ma la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000 hanno segnato dei traumi nella vita di Reeves. Nel 1999 Jennifer Syme, ragazza di 26 anni di cui l’attore era innamorato, rimase incinta. I due aspettavano una bimba, alla quale avevano deciso di dare il nome di Ava Archer Reeves. La bambina, però, nacque morta pochi giorni prima della data presunta del parto. Un lutto che in breve tempo segnò anche la coppia, che ruppe poco dopo.

Due anni più tardi, nel 2001, la Syme trovò la morte in un drammatico incidente automobilistico: riaccompagnata a casa a tarda notte dopo una festa nella villa di Marilyn Manson, ricevette una chiamata da parte di quest’ultimo che le chiedeva di tornare al party e uscì quindi di casa, mettendosi alla guida della sua jeep, nonostante non fosse in grado di guidare (aveva assunto, infatti, degli antidepressivi e la madre denunciò poi il fatto che alla festa della rockstar girassero droga e pasticche); durante il tragitto perse il controllo del mezzo e finì a tutta velocità contro una fila di auto parcheggiate, venendo sbalzata fuori dall’abitacolo e morendo sul colpo. Mentre la madre della ragazza intentava una causa contro Marilyn Manson, Reeves si prese una pausa di qualche mese dall’attività di attore, rinviando alcuni progetti già in cantiere; gli amici in quel periodo lo descrissero come bisognoso di trovare un po’ di pace.