Kate Middleton, il dramma di William: "Avrei voluto..." LEGGI

Kate Middleton, il dramma di William: “Avrei voluto…” LEGGI

30 Maggio 2017 - di Claudia Montanari

LONDRA – Kate Middleton, il dramma di William: “Avrei voluto…” LEGGI. Padre, marito e figlio: in una intervista a cuore aperto William si spoglia dalle vesti di futuro re di Inghilterra e si racconta, svelando una persona dal carattere chiuso e discreto. Spiega che avrebbe avuto bisogno dei consigli di mamma Diana, durante l’adolescenza e anche dopo, in occasione del matrimonio l’avrebbe voluta avere accanto, così come durante la nascita dei suoi figli George e Charlotte. Nell’intervista, rilasciata al magazine GQ, a proposito della promozione di “Heads Together”, la sua campagna di sensibilizzazione sul disagio psichico, William racconta di quanto le è mancata, in questi 20 anni, mamma Diana:

Mi sarebbe piaciuto che avesse conosciuto Catherine e che avesse visto crescere i nostri figli. Mi rende davvero triste il fatto che non la conosceranno mai”.

Come è noto al mondo intero, Diana Spencer è morta nel 1997 a causa di un un incidente stradale. William e il fratello Harry erano solo due bambini. Ora che Will è diventato padre e marito, sente la mancanza della mamma più che mai. Anche se ora “sta meglio di prima”:

“Riesco a parlare di lei più apertamente, a parlare di lei più onestamente e riesco a ricordarla meglio e a parlare pubblicamente di lei al meglio. Mi ci sono voluti vent’anni per arrivarci”.

Il distacco dalla mamma Diana è probabilmente uno dei motivi per cui l’impegno con l’associazione Heads Together gli sta molto a cuore:

“Sono rimasto scioccato da quante persone vivano nella paura e in silenzio a causa della loro malattia mentale. Non lo capisco. Abbattere il tabù è il nostro fine ultimo. Non si va da nessuna parte, finchè non sarà fatto. Le persone non possono accedere ai servizi di aiuto psicologico, finché non avranno minor vergogna. Perché quello della salute mentale e del disagio è ancora un tabù. Nonostante siamo nel ventunesimo secolo”.

Poi, parla anche del suo modo di essere padre:

“Non potrei mai fare il mio lavoro senza la stabilità di una famiglia alle spalle e vorrei che i miei figli crescessero senza restrizioni e non solo tra le mura del Palazzo. Anche se sarà molto dura, combatterò perché loro abbiamo una vita il più possibile normale”.