Elisa Toffoli, chi è Andrea Rigonat, marito della cantante FOTO 4

Elisa Toffoli, chi è Andrea Rigonat, marito della cantante FOTO

12 Febbraio 2016 - di Silvia_Di_Pasquale

Elisa Toffoli, chi è Andrea Rigonat, marito della cantante ospite della quarta serata del Festival di Sanremo. Elisa, 38 anni, è nata a Trieste il 19 dicembre 1977. E’ una delle poche cantautrici italiane a scrivere la quasi totalità dei suoi testi in inglese; ha cantato anche in spagnolo, francese, sloveno e curdo. Oltre ad essere suo marito, Rigonat è anche componente della sua band. I due sono convolati a nozze lo scorso settembre. Per l’occasione lei ha indossato un abito firmato Alberta Ferretti. Dalla loro relazione sono nate due figli: Emma Cecile, nata il 22 ottobre 2009, e Sebastian, nato il 20 maggio 2013.

Artista notoriamente timida e introversa, ha dato il meglio di sé come coach del talent show Amici in qualità di coach. A trionfare nella competizione è stato proprio il suo allievo, Stash and The Kolors. Tra Elisa e il frontman del del gruppo è nata anche una sincera amicizia tanto che lui era anche presente alle nozze della cantante. “La nascita dei figli mi ha aperto moltissimo: la storia con Andrea è stata un regalo. Oggi ho una stabilità diversa e mi butto di più nelle cose senza timore che mi possano cambiare”, ha detto Elisa Toffoli nel corso di un’intervista con IoDonna. Per quel che riguarda il fatto di lavorare insieme al suo uomo spiega:

“L’altro comprende meglio i tuoi tempi, e si riesce a vedersi di più. Però bisogna saper gestire i momenti tesi: noi abbiamo orari “svizzeri” e non lavoriamo mai a casa, dove non ci sono strumenti musicali. E poi abbiamo due studi separati. Certe coppie hanno anche le camere da letto separate… e forse hanno ragione, perché quando ti ritrovi scatta qualcosa… Comunque Andrea ha anche una band tutta sua con cui fa cose tremendamente rock, suona ai motoraduni a petto nudo: sono gelosa e lo vorrei così anche ai miei show”.

Per quel che riguarda il suo carattere afferma: “Non faccio tanti progetti. Ho poche aspettative e vivo molto nel presente. Il lato pragmatico si è sviluppato con l’arrivo dei figli. Ti fanno cambiare il modo di pensare: pensi per altri, cambi il tuo software. Sviluppano la creatività perché sono la creatività in persona, senza nessun ostacolo. Che in effetti non dovrebbe esistere. Hanno ragione loro. E i Beatles, miei eroi assoluti”.