Cannes, Iggy Pop provoca sul red carpet. In ciabatte…

20 Maggio 2016 - di luiss_edalto

CANNES – In ciabatte, ma di Gucci, una alta e una bassa. E sul red carpet in completo d’ordinanza, ma a petto nudo. Iggy Pop provoca a Cannes e non solo con smorfie, gestacci, diti medi, ma anche con un abbigliamento apparentemente noncurante. E il mistero della ciabatta/scarpa (solo una) col rialzo che fa pensare a qualche acciacco ortopedico. I denti sono decisamente tutti rifatti – uno per la verità glielo ruppe a 20 anni un fan salito sul palco provocato dalla sua aggressività -, i capelli lunghi lisci, il viso scavato, il fisico asciutto come sempre l’ha avuto, la voce è roca, lo spirito c’è, l’energia è decisamente al di sopra della sua età.

Avere davanti Iggy Pop è guardare da vicino un mito del rock, quello dionisiaco, punk, rivoluzionario della fine degli anni ’60 e al tempo stesso guardare un reduce. Oggi più che mai: è nato nel ’47, il prossimo anno compirà 70 anni ed è un sopravvissuto di quella stessa pasta di talenti musicali che hanno fatto la storia del rock. Nel film, che ha una quantità di clip d’epoca che sono veramente un patrimonio incredibile – ”non è roba mia, l’ha cercata la produzione ovunque, specie tra i collezionisti, tra i fan, io non ho conservato niente, i miei ricordi sono solo foto bellissime di mia madre” – le droghe si vedono tutte e non ne manca neppure il metadone che beveva per disintossicarsi dall’eroina, era il 1971 e voleva essere pulito per andare a Londra dove un certo Bowie lo voleva conoscere per collaborare insieme. E adesso si droga ancora? ”La mia droga oggi è il buon vino e la polvere bianca è zucchero” dice sventolando una bottiglietta d’acqua. Ad un certo punto Iggy quasi si commuove – sarebbe stata una notizia vera, le lacrime dell’Iguana che ha fatto dei concerti rock una sessione live di anarchia – . E’ stato quando racconta dell’emozione provata guardando nel film le mosse iniziali del giovane batterista dell’Università del Michigan, il camper che i genitori gli avevano concesso per vivere esercitandosi con gli strumenti e vedendo quei primi passi con Ron e Scott Asheton e Dave Alexander, ossia The Stooges e quando ha citato le sue ispirazioni, gli Mc5 e Velvet Underground, lo scatenato Jim Morrison del quale prenderà ad imitare i famosi esagerati voli dal palco.

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